Vescovi di 17 Paesi si interrogano sulle risposte alle crisi

Dal 9 al 13 settembre al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo

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ROMA, giovedì, 9 settembre 2010 (ZENIT.org).- Da questo giovedì e fino al 13 settembre è in corso al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo il 29° Convegno Ecumenico di Vescovi organizzato dal Movimento dei Focolari sul tema “La volontà di Dio nella vita dei cristiani”. 

All’incontro prendono parte più di 30 Vescovi di 17 paesi del mondo: dall’Australia, ad Hong Kong, dall’India al Brasile, in rappresentanza delle chiese ortodosse, orientali ortodosse, della Comunione anglicana, della Chiesa metodista, luterana, evangelica, episcopaliana, cattolica.

Domenica 12, dopo l’Angelus, i partecipanti saranno ricevuti a Castel Gandolfo in udienza dal Papa mentre durante l’incontro sarà il Card. Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, a fare il punto sullo stato dell’ecumenismo.

Presentando ai giornalisti il Convegno Ecumenico di Vescovi, il Card. Miloslav Vlk, Arcivescovo emerito di Praga, secondo quanto riferito dall’agenzia SIR, ha affermto che “le prediche oggi non hanno valore. Di fronte alla inflazione della parola a cui i media ci stanno abituando, ciò che oggi vale ed ha efficacia è la testimonianza. La testimonianza è la prospettiva più promettente della evangelizzazione”.

“Una questione – ha spiegato il porporato – non solo ed unicamente religiosa perché in un mondo secolarizzato dove si sperimenta l’assenza di Dio, l’uomo tende a chiudersi nella sua volontà facendo poi fatica ad accettare e a confrontarsi con quella dell’altro”.

Secondo il Card. Vlk, “la risposta alle crisi che attraversano oggi l’Europa è testimoniare che Dio è vicino alla storia di ogni uomo”. Ma è una testimonianza – ha subito aggiunto – che chiede necessariamente “l’unità delle Chiese perché solo se uniti la nostra testimonianza potrà essere efficace”.

E l’esperienza vissuta in questi 29 anni di incontri tra Vescovi di varie Chiese – ha concluso il Cardinale -, è che “l’unità è possibile”.

Dello stesso parere Christian Krause, Vescovo della chiesa evangelica-luterana di Germania, che ha raccontato l’esperienza vissuta al Kirchentag di Monaco e la realtà ormai consolidata di “Insieme per l’Europa”, iniziativa di dialogo e azione congiunta a cui aderiscono 160 movimenti cristiani europei.

Nel prendere la parola, il Vescovo anglicano Robin Smith, della diocesi di St. Albans, in Inghilterra, ha detto che sono 20 anni che partecipa agli incontri promossi dal Movimento dei Focolari, dove “non si partecipa per discutere sulle nostre differenze ma per vivere una esperienza concreta di unità”.

Alla conferenza stampa si è parlato anche della sfida dell’immigrazione in Europa. A questo proposito il Card. Vlk ha messo in guardia dal rischio che in un’Europa scristianizzata e secolarizzata, l’Islam si confronti con “un vuoto spirituale”, “con una cultura europea senza valori di riferimento e senza Dio”. Questo – ha detto – rappresenta oggi “una grande sfida per i cristiani in Europa”.

Il Vescovo anglicano di Perth (Australia), David Murray ha parlato di una immigrazione che nel continente australiano “fa parte della nostra cultura” e della sfida sempre attuale di lavorare per “cambiare la paura reciproca, gli uni verso gli altri”.

Il metropolita ortodosso indiano della Chiesa di Antiochia, Theophilose Kuriakose, ha parlato del rischio di una “politicizzazione delle religioni”, quando cioè “la religione viene strumentalizzata per fini politici, quando i leader religiosi diventano sempre più inclusivisti e fondamentalisti, incapaci quindi di accettare la diversità e la pluralità come volontà di Dio”.

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ZENIT Staff

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