Napolitano ricorda l'impegno della Chiesa contro la persecuzione nazista

“Moltissimi ebrei furono salvati in istituti religiosi”

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ROMA, lunedì, 24 novembre 2008 (ZENIT.org).- Alla vigilia del suo viaggio in Israele e nei Territori palestinesi, il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha ricordato come gli istituti religiosi aiutarono e accolsero molti ebrei, proteggendoli così dalla persecuzione nazista.

In un’intervista al quotidiano israeliano “Yedioth Ahronot” – secondo quanto riferito da “L’Osservato Romano” -, Napolitano ha sottolineato che “furono molte migliaia, fra i venti e i trentamila, gli ebrei italiani e anche stranieri che trovarono accoglienza e protezione dalle persecuzioni in Italia”, molti dei quali “vennero ospitati e protetti, spesso da perfetti estranei, e in grandissimo numero in istituti religiosi”.

Napolitano – che questo lunedì mattina ha scoperto a Roma una lapide a ricordo delle “scuole di emergenza” create nel 1938 per accogliere studenti e docenti ebrei espulsi dalle scuole pubbliche con le leggi razziali – ha sottolineato l’importanza della lotta all’antisemitismo e l’impegno dell’Italia per mantenere vivo tra le nuove generazioni il ricordo della Shoah.

Purtroppo, ha detto il presidente, “questo non è un fenomeno storico superato, comunque si travesta, anche se, fortunatamente, credo di poter dire che nel nostro Paese ha manifestazioni molto limitate”.

Durante la sua missione in Medio Oriente, Napolitano visiterà il Museo della Shoah a Gerusalemme e incontrerà, il 25 novembre, il Presidente israeliano Shimon Peres. Giovedì, seguirà invece l’incontro con il leader dell’Autorità palestinese Abu Mazen a Ramallah.

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ZENIT Staff

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