La carità verso i poveri, urgenza anche in tempi di crisi

Il Cardinal Bertone nella messa per la riapertura al culto della cattedrale di Agrigento

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AGRIGENTO, lunedì, 24 novembre 2008 (ZENIT.org).- La crisi economica che sta investendo tutto il pianeta non può limitare l’impegno alla carità e alla generosità verso i più bisognosi, ha detto questa domenica il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, durante la messa nella cattedrale dedicata a san Gerlando ad Agrigento.

Il porporato, giunto nella città dei templi per il conferimento della cittadinanza  onoraria e per l’assegnazione del Premio internazionale “Empedocle” per le scienze umane, ha presieduto la concelebrazione eucaristica per la riapertura al culto dell’antica cattedrale, fatta costruire nell’XI sec. proprio dal santo Patrono.

Durante l’omelia il Cardinale ha riflettuto su come fare la carità in un contesto di recessione come  quello attuale.

“Tanti sarebbero certamente gli interventi da compiere e non tutto si può fare – ha detto –, ma ciò che conta è che ogni nostra azione esprima con chiarezza l’orientamento di fondo che deve animare  la nostra vita: non l’interesse egoistico, ma la generosità e l’amore”.

“Alla fine della vita, diceva san Giovanni della Croce, saremo giudicati sull’amore”, ha aggiunto.

Tuttavia, ha sottolineato, “l’amore del prossimo deve alimentarsi alla comunione con Dio, al suo amore per noi. L’autentico testimone della carità deve poter dire, insieme all’apostolo Giovanni: ‘Ciò che noi abbiamo contemplato, ossia il Verbo della vita, noi lo annunciamo a voi!’”.

Sabato 22 novembre, invece, in un gremito teatro “Pirandello” di Agrigento, il Segretario di Stato vaticano aveva ricevuto dalle mani del Presidente del Senato, Renato Schifani, il Premio internazionale “Empedocle” per le scienze umane, istituito in memoria di Paolo Borsellino dall’Accademia di Studi Mediterranei.

Nel sua lectio magistralis il Cardinale ha delineato l’identikit del cittadino onesto ed ha espresso la sua approvazione per gli imprenditori che in questi anni stanno combattendo la lotta contro il racket dell’usura

“Rifiutare i comportamenti disonesti – ha affermato – è un bene che porta vantaggi effettivi per tutti. Occorre, invece, denunciare con forza i comportamenti disonesti”.

Il porporato ha quindi rievocato la figura di Paolo Borsellino – il magistrato morto nel luglio del 1992 in un attentato mafioso – come uomo di grande coraggio e di impegno per tutti per l’affermazione della giustizia.

Per l’occasione, Bertone ha ricevuto in dono una pittura su vetro, inserita in una preziosa ed antica cornice, rappresentante la Sacra Famiglia, opera del pittore e grafico Vito Avarello.

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ZENIT Staff

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