di Antonio Gaspari

MONTECATINI, domenica, 16 novembre 2008 (ZENIT.org).- A conclusione del XXVIII Convegno nazionale dei Centri di Aiuto alla Vita (CAV), svoltosi a Montecatini (Pt) dal 14 al 16 novembre, Carlo Casini ha lanciato una serie di iniziative per cercare di salvare la vita a Eluana Englaro.

Di fronte a oltre 550 delegati dei 300 CAV attivi in Italia, il Presidente del Movimento per la Vita Italiano ha ribadito la propria solidarietà e la propria vicinanza, anche fisica, alle suore Misericordine di Lecco che dopo aver assistito e curato con amore Eluana Englaro per tutti gli anni della sua malattia si trovano ora ad essere le uniche, tra coloro che sono più vicini alla ragazza, a lottare per la sua vita.

Sono le suore che in un ultimo disperato appello hanno saputo trovare le parole più semplici ed accorate per opporsi alla voglia di eutanasia che sembra aver contagiato giudici ed istituzioni: “Se c’è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva”.

“Speriamo che questo appello faccia finalmente breccia nei cuori e nelle coscienze di chi dovrebbe vegliare su di lei e che invece sta pianificando il modo migliore per farla morire di fame e di sete”, ha auspicato Casini.

Un appello è stato rivolto al Parlamento perché discuta ed approvi in tempi rapidi una buona legge sul fine vita che possa evitare alle altre migliaia di persone nelle condizioni di Eluana di essere minacciate da un’eutanasia che nessuno ha neppure il coraggio di chiamare col proprio nome.

Inoltre il Convegno dei CAV ha rivolto un estremo e disperato invito al Governo perché facendo ricorso allo strumento della decretazione d’urgenza stabilisca, in attesa della legge, che i trattamenti di alimentazione ed idratazione dei malati terminali e dei malati in stato vegetativo persistente non possono per nessun motivo essere interrotti.

Il Movimento per la Vita ha anche scritto al Presidente della Repubblica per chiedergli di far valere la sua alta autorità morale affinché Eluana possa conservare la “grazia” di continuare a essere nutrita,  alimentata, curata e amata dalle Suore di Lecco.

Nel testo inviato al Presidente Napolitano, il MpV “si permette di sollecitarle un atto straordinario con cui esercitare la sua autorità morale: le chiede di fare quanto possibile perché Eluana Englaro possa conservare la ‘grazia’ di continuare a essere curata e amata dalle Suore Misericordine che attualmente la ospitano e che in questi anni l’hanno sempre accudita amorevolmente”.

“Il Movimento da parte sua – si legge ancora nel testo – è pronto ad offrire la massima collaborazione a che questo desiderio espresso con forza anche da tanta parte della Nazione venga realizzato”.

Parlando ai militanti del MpV, Casini ha spiegato che la battaglia in difesa della vita e della famiglia si sta facendo molto dura, per cui non basta opere ragionevoli, bisogna “imparare a pregare di più”, una “più intensa spiritualità”  affinché il cielo “ci aiuti e ascolti le nostre suppliche”.

A questo proposito il Presidente del Mpv ha annunciato l’intenzione di far nascere a Nazareth un Centro di Aiuto alla Vita condiviso tra ebrei, cattolici e musulmani.