Ebrei e cattolici chiedono di non fare polemiche su Pio XII

Appello dell’International Catholic-Jewish Liaison Committee

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BUDAPEST, venerdì, 14 novembre 2008 (ZENIT.org).- L’International Catholic-Jewish Liaison Committee (ILC) ha espresso il suo profondo dispiacere per certe dichiarazioni polemiche e incontrollate sulla controversia relativa al ruolo di Papa Pio XII durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Ribadiamo il nostro impegno per un rapporto basato sul rispetto e sulla sensibilità reciproca – hanno dichiarato il Cardinale Walter Kasper e il rabbino David Rosen, copresidenti dell’ILC, in un comunicato inviato a ZENIT –. I disaccordi tra di noi che a volte emergono inevitabilmente devono essere sempre espressi in un modo che rifletta questo spirito e non in un linguaggio che non fa altro che esacerbare la tensione”.

Il Cardinale Kasper ha sottolineato nel corso della XX conferenza dell’istituzione, svoltasi a Budapest (Ungheria) dal 9 al 12 novembre, che le preoccupazioni della comunità ebraica sono state chiaramente comunicate alla Santa Sede ai più alti livelli.

Il 30 ottobre, l’International Jewish Committee on Interreligious Consultations (IJCIC) ha chiesto durante un’udienza con Papa Benedetto XVI che tutto il materiale d’archivio sia reso disponibile allo studio di esperti indipendenti prima che la Santa Sede prenda qualsiasi decisione relativa a persone e politiche durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato che quest’ultima sta facendo il possibile per catalogare l’ingente quantità di materiale dell’Archivio Segreto Vaticano sul pontificato di Pio XII (1939-1958), così che possa essere consultato dagli esperti, il che richiederà circa sei o sette anni di lavoro.

L’ILC è l’entità congiunta della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo e dell’International Jewish Committee on Interreligious Consultations.

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ZENIT Staff

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