KÖNIGSTEIN, venerdì, 30 maggio 2008 (ZENIT.org).- L'associazione cattolica mondiale “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) – opera di diritto pontificio – ha finanziato l'anno scorso un totale di 5.096 progetti in 136 Paesi di tutto il mondo.
La maggior parte delle risorse – ha confermato l'istituzione questo giovedì in un comunicato ricevuto da ZENIT – è stata destinata a progetti di costruzione di cappelle, seminari e chiese. Un'altra destinazione importante è la formazione dei futuri sacerdoti, e, come novità, l'aiuto all'apostolato nei mezzi di comunicazione, quasi raddoppiato rispetto agli anni scorsi.
Secondo ACS, questo incremento degli aiuti ai media cattolici risponde a un'indicazione di Papa Benedetto XVI, che in occasione del 60° anniversario dell'Associazione le ha segnalato, in una lettera firmata dal Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, l'importanza di aiutare i mezzi di comunicazione cristiani, così come i cristiani del Medio Oriente.
La maggior parte dei progetti finanziati da ACS si è svolta nell'Europa Centrale e Orientale, con particolare attenzione a Ucraina, Russia e Paesi balcanici.
In Serbia, ad esempio, si sta costruendo un seminario per ospitare aspiranti al sacerdozio che oggi, dopo la dissoluzione della Yugoslavia, devono studiare in università di quattro Stati diversi. In Bosnia-Erzegovina, Paese in cui dopo la guerra il peso dell'islam è sempre maggiore, è stata sostenuta la Chiesa cattolica con 900.000 euro.
Quanto alla Russia, le sovvenzioni vengono destinate sia alla Chiesa cattolica che a quella ortodossa, anche qui su indicazione del Papa. Gli aiuti alla Chiesa ortodossa sono destinati soprattutto alla formazione dei suoi sacerdoti.
In Asia, oltre all'aumento degli aiuti destinati ai cristiani del Medio Oriente (più di 2,2 milioni di euro), l'Associazione ha destinato risorse soprattutto alle Chiesa in Cina, Birmania e Vietnam.
In America, ACS ha dedicato particolare attenzione alla Chiesa a Cuba e a quella in Brasile, Colombia e Perù, in base agli obiettivi stabiliti nella Conferenza Generale dei Vescovi Latinoamericani (CELAM) del maggio 2007 ad Aparecida. In Africa, gli aiuti sono stati destinati soprattutto a due Paesi flagellati dalla guerra, il Sudan e la Repubblica Democratica del Congo.
In totale, “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha aiutato a costruire circa 600 templi o cappelle, 206 conventi, 173 case parrocchiali, 82 seminari e 10 noviziati, più altri 275 edifici ecclesiali.
Circa la formazione dei sacerdoti, ACS ha dedicato il 14,3% delle sue risorse alla formazione di 15.743 seminaristi. Ha anche distribuito 1,1 milioni di copie della “Bibbia del Fanciullo”, che solo in Brasile ha superato i 10 milioni di copie.
L'Associazione ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti, e in particolare per le entrate derivate da donazioni dei fedeli, che hanno aiutato a portare avanti il suo operato.
Nel 2007 si sono ottenuti quasi 80 milioni di euro in 18 Paesi di Europa, America e Oceania. Il donatore principale è stata la Francia (più di 18 milioni), seguita dalla Germania (9,5 milioni) e dal Regno Unito (8,5 milioni).
I responsabili di ACS fanno anche constatare il consistente aumento di donazioni ottenuto in Polonia, dove il segretariato nazionale, fondato nel 2006, ha raddoppiato in questo secondo anno le entrate.