Con una riflessione sui mistici si riaccende l’interesse per gli Angeli custodi

ROMA, mercoledì, 16 maggio 2007 (ZENIT.org).- Si svolgerà l’1 e il 2 giugno, nell’antica Abbazia di Santa Maria La Nova a Campagna (Salerno), la Terza Edizione del Meeting sugli Angeli promossa dall’Associazione Milizia di San Michele Arcangelo sul tema “Gli Angeli dei Mistici”.

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Si tratta di incontro unico nel suo genere in cui si riuniscono numerosi esperti che approfondiranno e racconteranno come gli Angeli hanno accompagnato e segnato la vita di alcuni Santi e Beati della storia cristiana, come quella di S. Gemma Galgani, S. Francesca Romana, S. Faustina Kowalska e dei Beati Giacomo Alberione, Anna Caterina Emmerich.

Quest’anno sarà inaugurato il premio Poesia agli Angeli, che premia poeti che rivolgono la loro arte e sensibilità a queste figure tanto affascinati quanto enigmatiche. Vincitrice della Prima Edizione di tale premio, è l’artista poliedrica, di origine battipagliese, Angela Ruggiero.

Sarà, inoltre, possibile visitare la mostra permanente, sulla devozione agli Angeli dal titolo “Beati Spiriti Celesti”.

Intervistato da ZENIT don Marcello Stanzione, ideatore ed animatore dell’iniziativa, nonché presidente dell’Associazione Milizia di San Michele Arcangelo, ha detto che una delle cause del declino della pratica religiosa, soprattutto nei Paesi avanzati, è “l’affievolirsi dell’afflato mistico”.

“La scienza teologica che si studia nelle Facoltà ovviamente fa bene a basarsi sull’intelletto che è importante, anzi indispensabile – ha spiegato don Marcello -, ma attenzione a non cadere nel razionalismo teologico, quello per intenderci, che quando si parla di Angeli fa una scrollatina di spalle per affermare: ‘Sì, gli Angeli esistono, ne parla la Bibbia e il catechismo, ma noi non ne sappiamo troppo, in effetti essi sono poco importanti, e quindi a noi non interessano…’”.

Don Marcello, che ha scritto numerosi libri sugli Angeli è anche Presidente del Centro Studi di Angelologia presso l’Abbazia benedettina di Santa Maria La Nova. Il suo ultimo lavoro ha per titolo “365 giorni con gli Angeli. Pensieri scelti e preghiere” (Gribaudi di Milano).

“E’ raro – ha continuato il sacerdote – trovare dei corsi di teologia delle lezioni sistematiche su Angeli e demoni e questo si riflette anche nella predicazione delle chiese dove raramente si sente parlare degli Spiriti Celesti”.

“La mistica invece – ha rilevato don Marcello – ci fa capire che Dio oltrepassa la nostra comprensione logica perché ovviamente va al di là di essa. La carenza dei mistici favorisce l’aridità spirituale”.

“Il clima di aridità spirituale – ha quindi spiegato – fa sì che molte persone battezzate ed educate in qualche modo nella religione cattolica cercano una spiritualità nei gruppi di meditazione buddista, new age, sofista o di altri movimenti religiosi alternativi alla Chiesa di Roma”.

“Anche riguardo all’angelologia – ha precisato don Marcello – ci sono pochissimi autori moderni cattolici, che si occupano di tale tematica, mentre nel passato, non si contavano le opere di spiritualità sugli Angeli”.

“Quando entro in una libreria rimango avvilito perché la stragrande maggioranza di testi sugli Angeli è costituita da pubblicazioni acattoliche”, ha aggiunto.

Per il Presidente della Milizia di San Michele Arcangelo il mistico è importante come testimone, perché “vive in continua unione con Dio e che di tale unione ne fa, non solo l’esperienza intellettuale, ma un’esperienza esistenziale profonda e quindi come San Paolo anch’egli potrebbe ripetere: ‘Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in Me’ (Gal. 2, 20)”.

Infine, citando una frase del frate domenicano Antonin-Gilbert Sertillanges, don Marcello ha detto che “c’è senza dubbio un nesso tra santità ed esistenza angelica, solo che nessuno è mai diventato santo perché ha visto gli Angeli, ma ha visto gli Angeli perché è diventato santo!”.

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ZENIT Staff

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