Polonia: meno i fedeli a Messa, più le persone che si accostano all'Eucarestia

Pubblicati i dati dell’Istituto di statistica della Chiesa cattolica polacca

Share this Entry

Cresce in Polonia il numero dei fedeli che si accostano all’Eucaristia, mentre diminuisce la percentuale di persone che assistono alle funzioni domenicali. E’ quanto emerge dai dati forniti dall’Istituto di statistica della Chiesa cattolica polacca. 

I partecipanti alla Messa sono il 16,3%, mentre le persone presenti alle celebrazioni della domenica scendono dell’un per cento, 39,1%. Tradizionalmente le Comunioni sono in numero maggiore nelle diocesi nel sud-est della Polonia, mentre il dato più basso si riferisce alle regioni nord-occidentali del Paese. Nell’arcidiocesi di Varsavia frequenta regolarmente le messe domenicali il 30,4% degli abitanti.

In Polonia, inoltre, – osserva il direttore dell’Istituto, don Wojciech Sadlon – il fenomeno della polarizzazione degli atteggiamenti religiosi assume un rilievo crescente. I fedeli (circa il 60% della popolazione) che dichiarano l’attaccamento alla tradizione cattolica ereditata da generazioni precedenti decresce numericamente, a favore dei cattolici impegnati nelle comunità come, ad esempio operatori pastorali. Allo stesso tempo, le statistiche rilevano un aumento delle persone che si dichiarano non credenti e non praticanti.

Nel decennio 2003-2013 alle Messe domenicali in Polonia assistono due milioni in meno dei fedeli. “Le persone che non vivono la propria fede in maniera profonda col tempo rinunciano alle pratiche religiose domenicali”, osserva Sadlon, “i nuovi stili di vita, legati anche alla crisi economica che costringe a lavorare sempre di più, influiscono in maniera importante sulla partecipazione alle celebrazioni religiose”.

A tal proposito – spiega il direttore dell’Istituto – è cresciuto fino al 15% il numero delle persone che si recano in Chiesa di pomeriggio o di sera, mentre diminuisce fino all’80% il gruppo di chi va a Messa la domenica mattina.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione