Nuove stragi dell'Isis, mentre dall'Italia giungono aiuti umanitari

Dalla Siria giunge notizia di 700 civili trucidati dai jihadisti, in Iraq uccisi altri yazidi. Arrivati stamattina in Iraq i primi aiuti da parte dell’Italia

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Non solo in Iraq, le crudeltà dei miliziani dell’Isis hanno colpito negli ultimi giorni anche la Siria. In sole due settimane, secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Ondus), 700 membri della tribù Chaitat sono stati trucidati dentro i confini siriani, nella provincia di Deir Ezzor. Si precisa che tra le vittime circa 600 sono civili.

Un nuovo copioso numero di vittime è stato denunciato ai danni degli yazidi in Iraq. Presso la città di Sinjar, nel villaggio di Kojo, da quanto riferiscono fonti locali, sono stati uccisi almeno 81 uomini e 180 donne sono state rapite. Le donne rapite, secondo i testimoni, sono state portate verso una località sconosciuta. Una sorte dunque simile a quella di altre centinaia di loro correligionarie sequestrate nei giorni precedenti, che si temano siano ridotte allo stato di schiave sessuali.

Al Jazeera riferisce intanto che i raid americani delle ultime ore sono “i più pesanti” dall’inizio dell’intervento, l’8 agosto. Intervento statunitense appoggiato dai peshmerga curdi, i quali avrebbero lanciato un’offensiva verso una diga strategica di Mosul occupata dall’Isis.

Volano anche aerei italiani sui cieli dell’Iraq, ma per portare aiuti umanitari. L’ambasciata italiana a Baghdad ha fatto sapere che l’operazione, coordinata dai ministeri degli Esteri e della Difesa, prevede il trasporto di 50 tonnellate di acqua e cibo, 200 tende e 400 sacchi a pelo. Il viceministro degli Esteri, Lapo Pistelli, ha precisato che grazie al “decreto missioni” il passaggio parlamentare per approvare l’operazione “potrebbe anche avvenire, se uno vuole, a posteriori, quindi a fine agosto”.

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ZENIT Staff

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