"Le sfide della bioetica per l'uomo moderno"

Pubblicato ieri il documento della Conferenza Episcopale polacca che discute le minacce alla vita umana nella fase prenatale e critica fortemente la procedura “in vitro”

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“Le sfide della bioetica per l’uomo moderno” è il titolo del documento di bioetica redatto dalla Conferenza Episcopale Polacca e pubblicato ieri, martedì 9 aprile.

Fra le tante questioni affrontate, il documento dei Vescovi si sofferma, in particolare, sulla procedura “in vitro”, notando come questa “prevede l’aborto selettivo”.

Il documento discute la natura delle minacce alla vita umana nella fase prenatale e si riferisce, quindi, alla situazione culturale attuale dove “si realizza un cambiamento radicale della percezione della genitorialità e la mancanza di sensibilità per l’unicità e il valore di ogni vita umana.”

I vescovi sottolineano che il relativismo praticato tocca e mette in discussione concetti basilari, quali la dignità, la vita, la salute, l’umanità. “Eppure – scrivono – questi concetti nella nostra civiltà,  le cui radici risalgono alla cultura greca, romana e cristiana, hanno un significato universale”.

La Conferenza Episcopale polacca critica la procedura “in vitro”, indicando che con questo metodo gli embrioni sono sottomessi ad un aborto selettivo. Ciò che si vuole rimarcare è che con la tecnica di “in vitro” viene l’unità tra i coniugi che “sono separati nell’atto del concepimento”. E si sottolinea anche che il dovere di ogni cattolico a partecipare alla vita pubblica è “la fedeltà alla dottrina della Chiesa cattolica e di Cristo stesso”.

È possibile un compromesso politico, scrivono i presuli, ma solo quando esso serva alla realizzazione di un bene maggiore, e non come metodo per risolvere problemi etici o fissare “criteri del bene”.

Il documento è composto da circa 10 pagine e ha un carattere pastorale e verrà pubblicato anche dal settimanale cattolico di Czestochowa “Niedziela”.

“Il documento della CEP sulle sfide bioetiche dell’uomo moderno, è di massima importanza” ha dichiarato a ZENIT mons. Ireneusz Skubiś, capo redattore di “Niedziela”. Esso, ha aggiunto, “offre una spiegazione chiara della dignità della vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale. Pertanto dovrebbe non solo essere letto con attenzione, ma anche solidamente studiato”.

Secondo mons. Skubiś, infatti, “le attuali tendenze nei mezzi di comunicazione causano confusione riguardo alle problematiche etiche e morali nella mente delle persone”. “Il mondo di oggi – ha concluso – è tornato sotto l’influenza delle teorie marxiste, che esistono in forma di direttive dei diversi Stati atei e senza Dio”.

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Mariusz Frukacz

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