Accordo tra UNHCR e gesuiti per migliorare l'accesso all'istruzione superiore per i migranti forzati

I corsi di formazione a distanza offrono ai rifugiati costretti alla fuga e spesso ai margini della società, il nutrimento intellettuale per diventare i leader di domani

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L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS), attraverso il suo partner Jesuit Commons: iniziativa per l’istruzione superiore ai margini (JC:HEM), hanno firmato un accordo per accrescere le opportunità di accedere all’istruzione superiore per i rifugiati e per gli altri migranti forzati, per mezzo di corsi a distanza e in loco.

L’accordo espande l’accesso alla formazione online per studenti rifugiati e migranti forzati che vivono in diversi altri Paesi in cui UNHCR e JRS operano.

“Abbiamo visto come l’istruzione offra ai rifugiati, che sono stati costretti alla fuga e spesso vivono ai margini della società, il nutrimento intellettuale per diventare i leader di domani. In mezzo a conflitti e instabilità, l’istruzione può essere terapeutica per i rifugiati, che desiderano ardentemente ricostruire le loro comunità”, dice Peter Balleis SJ, direttore internazionale del JRS.

Centinaia di migranti forzati in Giordania, Kenya e Malawi sono già iscritti ai corsi di istruzione superiore on line e ai programmi per il diploma a distanza con la Regis University di Denver, Colorado, oltre che ai corsi di certificazione di competenze organizzati da altre università dei gesuiti. Questo accordo allarga la sperimentazione ai rifugiati che risiedono in diversi altri Paesi. È già in corso una valutazione dei bisogni in Ciad e presto si proseguirà con altre sedi, al fine di creare ulteriori opportunità di formazione per i rifugiati.

“Assicurare l’accesso all’istruzione è un diritto fondamentale e una priorità per l’UNHCR in tutte le sue missioni. L’istruzione è un continuum. Oltre all’istruzione primaria e secondaria, l’UNHCR desidera anche offrire agli studenti rifugiati delle opportunità di istruzione superiore, ma la limitatezza delle risorse ha finora ostacolato i nostri sforzi”, dice Volker Türk, Direttore della Protezione Internazionale dell’UNHCR, che vede con favore l’accordo.

Il partenariato sta esplorando la possibilità di offrire programmi di formazione a distanza in una varietà di lingue. Intende anche progettare curricula rilevanti per rafforzare le capacità dei rifugiati e delle comunità ospiti. Gli studenti che studiano nei centri di formazione del JRS ricevono il supporto di tutor accademici dell’organizzazione presenti in loco. Beneficiano anche, attraverso il web, delle istruzioni e dell’assistenza dei membri della facoltà, messe a punto dalle istituzioni di istruzione superiore di tutto il mondo.

“Al momento, solo una piccola percentuale di studenti ha accesso all’istruzione superiore. Sfruttando la tecnologia, abbiamo portato le università dai rifugiati. Speriamo che questo accordo farà sì che l’offerta di istruzione superiore in futuro sia la norma e non un’eccezione”, dice Mary McFarland, Direttore internazionale di JC:HEM.

Nel 2012, l’UNHCR ha introdotto una strategia quinquennale per l’educazione che mira a accrescere l’accesso all’istruzione superiore, ad aumentare il numero delle borse di studio universitarie e a sviluppare l’impiego di programmi di istruzione a distanza qualificati per i rifugiati.

Inoltre, questo accordo rafforza la collaborazione dell’UNHCR con organizzazioni confessionali e di ispirazione religiosa che operano nel settore degli aiuti umanitari, in linea con le conclusioni del dialogo su fedi religiose e protezione dei rifugiati condotto dall’Alto Commissario António Guterres. Leader religiosi e esperti delle principali confessioni si sono riuniti a Ginevra lo scorso dicembre per discutere su come i valori promossi dalle religioni del mondo sostengano la protezione dei rifugiati e l’intervento umanitario a favore di milioni di migranti forzati e apolidi.

*Per ulteriori informazioni: www.jrs.net

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ZENIT Staff

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