Noi e le cose del cielo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Se c’è Gesù nel mezzo, tutto cambia. Anche la vita sociale e relazionale. Si trasforma da servitù e paura a reciprocità e dono. Con quattro segni: «un cuor solo ed un’anima sola». Cioè la comunione e l’unità. Così «nessuno resta escluso». È questione di giustizia vera. Perciò «nessun bisognoso v’era tra di loro, perché tutti hanno il giusto che spetta». È la fraternità realizzata già ora. Ma con l’impegno concreto a dare valore di obbedienza, perché «il ricavato viene posto ai piedi degli apostoli». Questo brano, decisivo, si fa oggi per noi così prezioso come lo era il guardare al serpente di bronzo per gli ebrei, su invito di Mosè, perché «chiunque crede in Lui abbia la vita eterna!».                                     

Meditazione

Quando uno ama, i pesi della vita diventano leggeri. Tutto assume soavità e bellezza. Anche il dolore, la perplessità che ci attraversano l’anima nei momento più bui, assumono significato, valore. Ancor di più se poi scopriamo di essere amati, accompagnati con premura. Non c’è smarrimento quando ci sentiamo amati. Tutto è più facile e superabile se crediamo nel Dio-Amore. Il vento soffia dove vuole, perché ogni cosa creata da Dio è libera di essere, di esistere, di vivere la propria essenza. Il ruah non è altro che il respiro di Dio nella creatura. Ciò che stupisce è vedere come Gesù, introducendo questa immagine, nel dialogo con Nicodemo, riveli che solo da Dio è possibile la vita. È il momento per annunciare anche la propria croce. Nascere dall’alto significa che nessuno sarà allora perduto. Rinascere è davvero possibile tramite il battesimo che ci permette di vedere il Regno di Dio, di volerci in esso. Quante corse inutili facciamo attorno alle cose del mondo, trascurando quelle del cielo. Talvolta perdiamo tempo a rincorrere soluzioni immediate, ignari dell’intervento e della potenza della Grazia di Dio. La fede non è calcolo matematico, né logica assoluta. Essa è un continuo nascere alla luce tramite la preghiera e la contemplazione di Colui che hanno trafitto per noi. Attraverso l’acqua del Battesimo, nelle quali opera ed agisce lo Spirito Santo, si compie per noi la vera figliolanza. Gesù conosce la nostra chiusura di cuore, ma l’uomo nuovo di cui egli parlava a Nicodemo, è l’uomo che diventa figlio nel Figlio. La nuova vita nasce dall’obbedienza a Dio ed è la relazione con Colui che è la sorgente della vita. È Gesù che porta a compimento la Nuova Alleanza. Lasciamoci attirare dalle cose del cielo.

Preghiera

Soffia con il tuo vento, o Signore ed aiutami a vivere, con un cuore che sa amare con concretezza, per condividere, in reciprocità, i doni che mi hai affidato, perché non ci sia nessun bisognoso tra di noi ma si crei un cuore solo ed un’anima sola!”. Amen.

Agire

Non rifiutare a nessuno un dono. Anche se piccolo. Come la vedova, con i due spiccioli, per costruire la rete della gratuità. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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