Le donne chiedono aiuti, non aborti

La Comunità Papa Giovanni XXIII invita i parlamentari europei a non approvare la risoluzione Tarabella e a promuove aiuti concreti a sostegno della maternità

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Ancora una volta il Parlamento europeo torna ad occuparsi del tema delle gravidanze, discutendo la risoluzione Tarabella in cui si chiede un maggiore accesso alla contraccezione e all’aborto. Il problema delle donne che vivono una gravidanza oggi in Italia, secondo la Comunità Papa Giovanni XXIII, è però ben diverso.

“Per abortire la strada è spianata – dichiara il responsabile generale dell’associazione Giovanni Ramonda –. L’iter è semplice (normalmente basta un colloquio con un ginecologo), veloce (l’84,5% degli aborti avviene entro 3 settimane dalla certificazione), e completamente gratuito. Viceversa se la donna continua la gravidanza, nella maggior parte dei casi non ha diritto ad aiuti se non a limitate elemosine, non ha una rete di servizi adeguata e subisce di frequente pressioni da un ambiente familiare e sociale ostile alla gravidanza”.

Ancora più grave la questione lavoro: “Oggi il 52,5% dei giovani under 25 ha un contratto di lavoro precario (dati OCSE), e la donna incinta con lavoro precario viene quasi sempre lasciata a casa”.

“Già oggi la bilancia pende fortemente a favore dell’aborto – prosegue Ramonda – perché occuparsi di farla pendere maggiormente? La nostra esperienza di migliaia e migliaia di gestanti incontrate in questi anni ci dice che esse normalmente abortiscono proprio perché le difficoltà per continuare la gravidanza sono così grandi che finiscono per sembrare insormontabili; vorrebbero continuare la gravidanza ma sono scoraggiate e spinte in un’altra direzione”.

Per questo motivo, conclude Ramonda, “chiediamo ai Parlamentari europei di non approvare risoluzioni che incentivano ulteriormente l’aborto, ma di invitare invece gli stati membri a dare adeguati aiuti alle mamme e rimuovere i troppi ostacoli all’accoglienza di nuove vite. La Comunità Papa Giovanni XXIII ha promosso con Citizengo.org la petizione on line “Diamo uno stipendio ad ogni mamma!” che in questi giorni sta raggiungendo le 20 mila adesioni. Perché i Parlamentari europei non approvano una risoluzione a sostegno di questa proposta?”.

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ZENIT Staff

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