La Madonna di Guadalupe, un modello per la Nuova Evangelizzazione

Intervista a padre Nicola Tovagliari LC, docente all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

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di Mercedes De La Torre

ROMA, venerdì, 9 dicembre 2011 (ZENIT.org) – A pochi giorni dalla festa patronale della Madonna di Guadalupe, il sacerdote legionario padre Nicola Tovagliari, in un’intervista concessa a Zenit, definisce Maria di Guadalupe il “modello della Nuova Evangelizzazione”.

La patrona d’America fu infatti cruciale nella prima evangelizzazione del Nuovo Continente e aiutò a radicare il messaggio cristiano nelle culture autoctone americane.

L’intervista a padre Nicola Tovagliari LC, è stata realizzata a margine della conferenza La Madonna di Guadalupe: sfida alla scienza, richiamo alla fede, organizzata dal Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, dove padre Tovagliari è professore assistente.

Qual è il messaggio che la Madonna di Guadalupe trasmette a tutto il mondo?

Tovagliari: È un messaggio di tenerezza, della presenza materna della madre di Dio che è anche madre di tutti gli uomini. Un messaggio di protezione, di attenzione e anche di fiducia nel futuro.

Perché sono così importanti le apparizioni di Guadalupe?

Tovagliari: Hanno un’importanza storica per l’evento accaduto, una grandissima importanza per l’evangelizzazione dei popoli dell’America Centrale ma anche un’importanza per qualunque popolo, perché ci ricordano che Dio non si dimentica mai dell’uomo e si fa presente costantemente in tutte le culture e in tutte le epoche.

Maria di Guadalupe può essere considerata modello per la Nuova Evangelizzazione, un modello di inculturazione?

Tovagliari: Certamente. Così come la prima venuta al mondo di Gesù è tra le braccia di Maria, anche la sua nuova venuta, la sua apparizione in tutte le culture attuali, avviene sempre tra le braccia della Madonna. È molto facile innamorarsi del messaggio di Cristo quando lo riceviamo dal cuore di Sua Madre, dal volto sereno e dolce di Maria.

L’uomo moderno che soffre la mancanza di affetto in questo mondo, per molti versi freddo e, a causa dello scientismo e della secolarizzazione, un po’ spento, incontra nel volto della Vergine un mezzo per innamorarsi del messaggio di Cristo.

Qual è la rilevanza mondiale del santuario della Madonna di Guadalupe, la “villa”, come la chiamano i messicani?

Tovagliari: L’immagine della Madonna di Guadalupe attrae ogni giorno migliaia di pellegrini che vanno a salutarla come figli, vanno a lodarla, a pregarla, a chiederle grazie.

Il santuario, la basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico, è attualmente il tempio religioso mariano più visitato al mondo: si calcola che ogni anno vi giungano pressappoco venti milioni di pellegrini, tuttavia credo che possiamo azzardare di dire che siano di più. Tanto è vero che il 12 dicembre, che tra pochi giorni celebreremo, la Madonna di Guadalupe avrà probabilmente più di un milione di pellegrini che verranno a salutarla e a farle gli auguri.

Quest’anno il 12 dicembre a Roma papa Benedetto XVI celebrerà una messa in spagnolo, un grande evento per la Chiesa latino-americana. Perché?

Tovagliari: Per la precisione il 12 dicembre, il Santo Padre celebrerà una messa in Vaticano, offrendola a tutta l’America Latina, in ricorrenza del bicentenario dell’indipendenza dei popoli latini.

Il papa festeggerà in questa celebrazione i valori di libertà, uguaglianza e fraternità tra i popoli e io credo che si tratti di un messaggio importante che vediamo anche riflesso nel messaggio guadalupano: questa Madonna che si presenta come Madre di tutti gli uomini, per la quale gli uomini sono uguali in dignità e tra di loro.

[Traduzione dallo spagnolo di Luca Marcolivio]

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ZENIT Staff

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