L'Opera Romana Pellegrinaggi in Terra Santa a pregare per la pace

Raccogliendo l’invito del Papa ad essere “strumenti” di pace, mons. Andreatta si recherà nei luoghi di Gesù per celebrare una Messa insieme agli altri pellegrini

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In seguito all’accorato appello del Papa a continuare a pregare con insistenza per la pace in Terra Santa, mons. Liberio Andreatta lunedì prossimo si recherà in pellegrinaggio sui luoghi di Gesù. Proprio in queste ore è in via di definizione il programma delle giornate durante le quali l’amministratore Delegato e vice presidente di Opera Romana Pellegrinaggi celebrerà una Santa Messa insieme a tutti i gruppi di pellegrini dell’ORP che in questi giorni stanno svolgendo regolarmente il pellegrinaggio in Terra Santa.

Nei luoghi presenti negli itinerari dell’ORP tutto si sta svolgendo in modo sereno come ci stanno confermando le autorità politiche locali, i nostri responsabili sul posto, gli animatori pastorali e le guide che accompagnano i pellegrini.

“Ho ancora nella memoria il vivo ricordo dell’incontro dell’8 giugno scorso con il Patriarca Bartolomeo, il Presidente Peres e il Presidente Abbas, insieme ai quali abbiamo invocato il dono della pace e ascoltato la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza. – ha affermato il Santo Padre durante l’Angelus di domenica scorsa -. Qualcuno potrebbe pensare che tale incontro sia avvenuto invano. Invece no! La preghiera ci aiuta a non lasciarci vincere dal male né rassegnarci a che la violenza e l’odio prendano il sopravvento sul dialogo e la riconciliazione”.

Pregare dunque, e compiere gesti concreti in favore della pace. Questo il senso del messaggio di Papa Francesco. Accogliendo l’appello del Santo Padre ad essere “strumenti” di pace mons. Andreatta, che nella sua lunga esperienza al timone dell’Opera Romana Pellegrinaggi ben ha conosciuto il conflittuale scenario politico della Terra Santa, dichiara: “Dobbiamo andare in Terra Santa e pregare, pregare, pregare. La preghiera non è inutile, è la nostra unica azione vincente, unica in grado di spezzare la spirale dell’odio e della violenza. I nostri fratelli Israeliani e Palestinesi hanno bisogno soprattutto ora di noi e della nostra presenza, di amicizia e solidarietà!”.

“Andrò in Terra Santa senza paura – prosegue – l’amore vince su tutto e non dobbiamo avere timore di essere messaggeri di pace come da sempre sono i pellegrini a cui in tutti questi anni non è stato mai torto un capello anche in momenti più complicati dell’attuale”.

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ZENIT Staff

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