L'Amore vince il tradimento

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

L’ultima sezione del Vangelo di Matteo comprende varie scene che vanno dalla consegna di Gesù da parte di Giuda prima della Pasqua, alla sua morte e resurrezione, a cui segue la missione universale. All’interno di questa ampia sezione si colloca il brano di oggi, che comprende tre episodi: il patto scellerato di Giuda per consegnare Gesù, la preparazione della cena pasquale, e l’ultima cena, durante la quale Gesù svela il traditore, prima di istituire l’eucaristia. Gesù ha coscienza che si avvicina il tempo, che realizza il disegno del Padre, al quale egli si sottomette liberamente.

Meditazione

Il tradimento di Giuda matura fra il convito di Betania, dove il futuro traditore ha contestato lo spreco del profumo da parte di Maria, e il convito pasquale di Gesù con i suoi discepoli. Mentre Giuda complotta di consegnare il Maestro ai sommi sacerdoti, con i quali pattuisce il prezzo irrisorio di trenta denari (cfr. Zc 11-12-13), Gesù, vedendo che la sua Ora suprema si avvicina, fa preparare la Pasqua. Durante l’ultima cena annuncia il tradimento di uno dei Dodici, dando un giudizio pesante su “quell’uomo”, e dà il segno per riconoscere il traditore. Giuda vende Gesù per trenta monete d’argento,che era il valore con cui si vendeva uno schiavo (cfr. Es 21,32). L’ultima cena, che vuole essere da parte di Cristo il gesto supremo del suo amore con l’istituzione dell’eucaristia, è il luogo in cui matura il tradimento. Il tradimento dell’Iscariota è raccapricciante perché mostra fino a che punto può arrivare la malvagità umana. Nemmeno il tradimento di Giuda riesce però ad ostacolare la bellezza del progetto di Dio. Alla consegna-tradimento di Giuda che porta alla morte di Gesù, si contrappone la consegna-dono che, per puro amore, il Padre fa del Figlio, e quella dello stesso Figlio, che sulla croce consegna lo Spirito per portare la salvezza a tutta l’umanità. La nostra libertà si muove tra due poli: il tradire l’Amore rendendosi schiavi dell’influsso del maligno, o il donarsi per amore, forti non solo dell’esempio ma soprattutto della grazia che Gesù ci ha meritato con il suo mistero pasquale. In questa Settimana Santa, abbiamo la certezza che nemmeno i nostri tradimenti riescono a sconfiggere l’amore di un Dio che dà la sua vita per la salvezza dell’uomo. Siamo invitati a rivedere la nostra vita alla luce della nostra risposta di fede all’amore di Dio.

Preghiamo

«Tu Signore ci sei necessario, o fratello primogenito del genere umano, per ritrovare le ragioni vere della fraternità fra gli uomini, i fondamenti della giustizia, i tesori della carità, il bene sommo della pace» (Paolo VI).

Agire

Contemplerò in Cristo Crocifisso l’Amore di Dio che vince ogni mio tradimento o rinnegamento.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo eletto di Monreale, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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