"Grazie al Santo Padre per il dono del suo ministero pastorale così ricco di fede"

Le parole del cardinale Angelo Scola al termine della Via Crucis in Duomo

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Al termine della “Via crucis”, il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha rivolto ieri sera in Duomo le seguenti parole ai fedeli provenienti dalle parrocchie, dai gruppi e dai movimenti.

***

Carissime,
Carissimi,

desideriamo unirci, fin da ora, a tutti i fedeli che domani faranno corona al Santo Padre in Piazza San Pietro in occasione della sua ultima Udienza Generale del mercoledì. Tra essi non mancheranno gli ambrosiani presenti con parrocchie, associazioni e movimenti.

Vogliamo dire anche noi il grazie sentito al Santo Padre per il dono del suo ministero pastorale così ricco di fede, di testimonianza, di alto magistero e di straordinaria umiltà.

Esprimiamo pertanto, nella preghiera, questa nostra filiale vicinanza a Benedetto XVI.

Sento il dovere di richiamare a tutti noi fedeli ambrosiani il compito che il Santo Padre ha affidato ai Vescovi lombardi in occasione della recente Visita ad limina. Nel corso di una intensa e familiare conversazione il Papa, ad un certo punto, ci ha fatto riflettere sulla centralità geografica della Lombardia rispetto all’Europa, per poi uscire nella seguente affermazione: «La Lombardia è chiamata ad essere il cuore credente dell’Europa». È una responsabilità che riguarda ogni fedele, qualunque sia il suo stato di vita.

Con l’intensificarsi della preghiera – in particolare partecipando alla Santa Messapro eligendo Pontifice –, con il sacrificio del digiuno, con opere di carità, con sincero pentimento che ci conduca fino al sacramento della Riconciliazione, invochiamo lo Spirito di Gesù Risorto perché infonda i Suoi sette doni ai Cardinali che stanno per riunirsi in Conclave. Lo Spirito conceda loro, sorretti dall’affetto di comunione di tutti i fedeli, di interrogarsi umilmente su che cosa Egli, in questo momento di delicato passaggio al nuovo millennio, stia chiedendo a tutte le Chiese del mondo che vivono ad immagine della Chiesa universale.

Questa domanda purifichila Santa Chiesa di Dio così che possa lasciar trasparire sempre più sul suo volto Gesù Cristo, luce di tutte le genti del mondo. 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione