È una questione di fedeltà e di "onore"!

Dobbiamo essere persone di onore: diciamo una parola e la dobbiamo mantenere! Non una parola cattiva, però, ma una promessa di Amore, Verità, Giustizia

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Voglio raccontarvi un’omelia. Lunedì pomeriggio di agosto. Chiesa di Santo Janni in Catanzaro gremita all’inverosimile, nonostante il forte caldo e il mare a due passi. Moltissimi i ragazzi. Ottimi il coro e i tanti musicisti. Sull’altare, il celebrante mons. Costantino Di Bruno, assistente centrale del Movimento Apostolico, assieme a 40 giovani sacerdoti. I presbiteri presenti, come tutti gli altri assenti per motivi di servizio parrocchiale in sedi lontane, devono la loro vocazione alle continue preghiere dell’ispiratrice e fondatrice del Movimento Apostolico (8 settembre 1977) e alla guida spirituale e teologica dello stesso assistente centrale.

Interessante, nella prima parte dell’omelia, il messaggio forte e illuminato che chiarisce cosa di solito ferma il viaggio di ognuno verso il Signore: “Avete ascoltato l’ultima parola del Vangelo: il giovane se ne va triste perché aveva molte ricchezze! Quante volte il Signore ha chiamato? Quante volte il Signore ci chiama? Ma noi ce ne andiamo tristi perché abbiamo molte ricchezze! Quali sono queste ricchezze? I nostri pensieri! Satana ha cambiato la nostra vita! Ci ha dato dei pensieri che ci fanno ritenere ricchi e quindi poi siamo incapaci di dare la nostra vita al Signore! Tutto è il pensiero dell’uomo! Ecco, vi vorrei invitare questa sera: rinunciate ai vostri pensieri! Rinunciate ai vostri desideri! Rinunciate a tutte quelle che sono le vostre immaginazioni, a questa “ricchezza” che noi abbiamo e che ci uccide! Liberiamoci e consegniamoci al Signore!”.

Toccanti poi le espressioni rivolte agli aderenti al Movimento Apostolico devoti alla Madre della Redenzione: “Ormai, tutti coloro che abbiamo dato la vita alla Vergine Maria abbiamo una sola via di salvezza! Per noi non esistono altre vie! È la via di questo ”si” al quale dobbiamo essere fedeli! Vedete, Cristo ha una sola via di salvezza: la fedeltà al Padre fino alla morte di Croce! Lui si salvò e salvò il mondo! Per questa fedeltà! Tant’è che Lui dice di se stesso: “Io sono il testimone fedele”. Questo vorrei che ognuno di noi, questa sera, lo potesse dire: “Io sono il testimone fedele della Vergine Maria! Testimone fedele di Cristo! Ho messo in atto la mia promessa! Ciò che ho promesso al Signore lo sto adempiendo!”.

Durante l’omelia anche un monito che spiana la strada ad ogni credente, chiamato per contribuire a cambiare il mondo: “Non vi smarrite! Non vi perdete! Non vi confondete! Non vi sotterrate nella ricchezza dei vostri pensieri! Perché sono questi pensieri che creano la vostra tristezza, la vostra infelicità! Se noi invece ci abbandoniamo al pensiero di Cristo che libera, che porta gioia, che dona pace, serenità, vita, allora voi entrerete in una dimensione nuova del vostro essere! Avrete una dimensione nuova del vostro spirito! Perché sarete poveri in spirito: “Beati i poveri in spirito, di essi è il Regno dei Cieli”! Chi è il povero in spirito? È colui che si è liberato dei suoi pensieri! È colui che li ha gettati al vento! Li ha scaraventati nel profondo del mare! Non gli servono più!”

Poi un appello diretto, inequivocabile: “Ecco, io credo che se noi questa sera entriamo in questa povertà in spirito, allora la nostra vita acquisisce una nuova realtà, una realtà spirituale bella, splendente! Una realtà che cambia la storia, perché noi dobbiamo essere visibilmente spirituali, visibilmente di Cristo, visibilmente della Vergine Maria! Facciamo qualcosa! Possiamo farlo!”.

L’invocazione finale di mons. Di Bruno alla fedeltà e all’onore assume, anche se diretta ad una assemblea specifica, una valenza universale ed offre a tutti la vera chiave di lettura per sanare una società spenta nei suoi aspetti economici, sociali, politici, etici e spirituali. “…noi vogliamo essere questa fedeltà al Cielo tutto a partire da questo istante! È una questione di “onore” in fondo! Dobbiamo essere persone di onore: diciamo una parola e la dobbiamo mantenere! Non una parola cattiva, non una promessa di delinquenza, ma una parola di Amore, di Verità, di Giustizia, di Diritto per i nostri fratelli! Amici, Movimento Apostolico, il mondo attende la tua fedeltà! Vuole vedere te come ha visto sempre la nostra Ispiratrice: fedele a Dio sempre! Fedele alla Vergine Maria sempre! Con questa fedeltà al nostro “si” illumineremo il mondo di questa fiamma nuova di Verità che dona la salvezza! Ecco, vorrei che questa sera, questo appello accorato che vi faccio non cada nel vuoto. Iniziamo! Perché finora abbiamo fatto poco!”.

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Chi volesse contattare l’autore può scrivere al seguente indirizzo email:  egidio.chiarella@libero.it. Per ulteriori informazioni: www.egidiochiarella.it. Per ordinare l’ultimo libro di Egidio Chiarella si può cliccare qui

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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