"Diventare pazienti ed umili, ma anche liberi e coraggiosi"

Le dichiarazioni del presidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Robert Zollitsch, sull’annuncio della rinuncia di papa Benedetto XVI

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“La notizia delle dimissioni del nostro Santo Padre mi commuove profondamente”. Con queste parole inizia la dichiarazione pubblicata oggi sulla pagina web della Conferenza episcopale tedesca (DBK) dal presidente dell’organismo, monsignor Robert Zollitsch, arcivescovo di Friburgo in Brisgovia.

Secondo il presidente dei vescovi cattolici della Germania, con la sua scelta il Pontefice dà a tutto il mondo “un esempio luminoso di un autentico senso di responsabilità e di amore vivo per la Chiesa”. La decisione di lasciare l’incarico petrino – prosegue il presidente della DBK – è “un grande gesto umano e religioso”. “Noi vescovi tedeschi, ringraziamo il Santo Padre per il suo servizio sul soglio petrino e siamo pieni di grande rispetto e di ammirazione per la sua decisione”.

“Papa Benedetto XVI è un grande maestro della nostra chiesa”, continua monsignor Zollitsch, che individua in Joseph Ratzinger “un’attenzione costante, che come un filo conduttore attraversa la sua vita e la sua azione”. “Vuole riconciliare fede e ragione”, afferma il presidente della DBK.

“Sì – sottolinea Zollisch – papa Benedetto è in molti aspetti un pontefice: ha voluto costruire ponti tra fede e ragione, ponti verso Dio, ponti tra confessioni e religioni, per preparare in questo modo la via alla pace nel mondo e donare crescita al Regno di Dio”.

“Papa Benedetto XVI è un pastore convinto e convincente della sua Chiesa. Ciò che nella sua preghiera alla Colonna mariana a Monaco di Baviera ha chiesto nel 2006 alla Madre di Dio per tutti i credenti, lo distingueva: Aiutaci a diventare pazienti ed umili, ma anche liberi e coraggiosi”.

Secondo Zollitsch, “indimenticate” sono le tre visite che il Pontefice ha effettuato in Germania, fra cui quella in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia nel 2005. “Il pastore del suo gregge è umile nelle comparse, autentico nella testimonianza e convincente nelle parole che sceglie”, ha spiegato Zollitsch.

Nella sua dichiarazione, il presidente della Conferenza episcopale tedesca parla anche delle encicliche di papa Benedetto XVI, espressione più netta di quello che voleva il Santa Padre. “Soprattutto nella sua enciclica Caritas in veritate – afferma Zollitsch – il Santo Padre ci ha lasciato una Magna Charta di una globalizzazione riuscente, che si impegna con tutte le forze per l’equità sociale e la conservazione del creato”.

“La Chiesa in Germania e la Conferenza episcopale tedesca sono profondamente riconoscenti a Papa Benedetto XVI per il suo agire e il suo impegno instancabile”, scrive Zollitsch.

“Il Papa tedesco consegnerà adesso il timone della Chiesa a qualcun altro. Ci mancherà”, scrive l’arcivescovo di Friburgo in Brisgovia alla fine della dichiarazione. “Ma molto di lui rimarrà, poiché ha segnato in modo durevole la teologia e la Chiesa, come costruttore di ponti, come pastore del suo gregge, come studioso e maestro”. “Sappiamo che continuerà a mettere la sua forza vitale a servizio delle persone”, ha aggiunto monsignor Zollitsch, che ha invocato la benedizione di Dio. “La Conferenza episcopale tedesca accompagnerà in modo speciale in preghiera il Santo Padre”, ha concluso.

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Paul De Maeyer

Schoten, Belgio (1958). Laurea in Storia antica / Baccalaureato in Filosofia / Baccalaureato in Storia e Letteratura di Bisanzio e delle Chiese Orientali.

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