Di Segni: "Guardiamo con simpatia al Giubileo"

Il rabbino capo di Roma sottolinea che “la misericordia è parte essenziale della religione ebraica”. E sull’Islam dice: “Il dialogo è difficile ma aspiriamo ad un clima di collaborazione come con la Chiesa Cattolica”

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Il Giubileo straordinario è un evento “specificatamente cattolico”, pertanto gli ebrei non sono “tenuti a partecipare”. È tuttavia un evento che la Comunità Ebraica segue “con simpatia ed interesse visto il tema che è stato evocato”. Lo ha dichiarato il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, intervistato da Radio 24, nel corso della trasmissione America 24.

Sebbene molti pensino il contrario, ha proseguito il rabbino, “la misericordia è parte essenziale della religione ebraica”.

“Misericordia e giustizia devono andare insieme – ha aggiunto -. Non ci può  essere misericordia senza giustizia e non ci può essere giustizia senza misericordia. Quindi il fatto che la Chiesa dedichi attenzione a questo argomento non può che rallegrarci”.

Nel corso della medesima trasmissione, Di Segni ha anche ricordato di una sua visita compiuta anni fa alla moschea di Roma, nel tentativo di “instaurare un rapporto diretto e positivo”. Il dialogo islamo-ebraico è tuttavia un “lavoro che incontra delle difficoltà, perché il mondo islamico è molto variegato”.

“Probabilmente c’è qualcuno che si oppone e qualcuno che è disponibile. Chi si oppone è più forte di chi è disponibile. In ogni caso noi desideriamo instaurare un clima di collaborazione e di pace come tra l’altro esiste con la Chiesa Cattolica malgrado tutte le difficoltà storiche, quindi su questo vogliamo lavorare”, ha poi concluso il rabbino.

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ZENIT Staff

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