Come si impongono le ceneri? (Seconda parte)

L’usanza dell’impasto nei paesi anglosassoni: una precisazione

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Nella sua consueta rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, offre oggi un seguito alla puntata di venerdì 20 febbraio 2015.

* * *

Dopo il nostro articolo intitolato Come si impongono le ceneri?, un sacerdote ha scritto riguardo all’imposizione delle Ceneri sulla fronte:

Per pura curiosità, potreste informarmi circa le fonti per la vostra risposta riguardo l’imposizione delle Ceneri? La sua risposta era che ‘Nella maggior parte dei paesi anglofoni, l’usanza dominante sembra essere che il sacerdote misceli alle ceneri una quantità di acqua benedetta tale da formare una sorta di impasto. Le ceneri vengono poi spalmate sulla fronte, assumendo la forma di una croce. Serve quindi relativamente poca acqua e la miscela non deve essere eccessivamente liquida…‘. Essendo sacerdote da 48 anni, del resto coinvolto in studi di liturgia, non ho mai visto una rubrica e nemmeno una menzione all’usanza di imporre un impasto di ceneri sul fedele. Non avevo mai letto di tale pratica prima del vostro riferimento ad essa, e certamente non l’ho mai praticata né mai vista praticare. Guardo indietro alla mia infanzia  – che, essendo trascorsi 48 anni dalla mia ordinazione, è lontana ormai da un bel po’ di anni – e non riesco a ricordare che sia mai stata utilizzata in alcun posto dove io sia stato”.

Forse la parola “impasto” non è stata la scelta migliore, realizzando che questa indicasse qualcosa di differente da quel che, in effetti, è. Cercavo di chiarire come, in molti paesi europei, le Ceneri siano totalmente asciutte, e siano imposte dal sacerdote spargendole sulla testa, strofinandole fra le proprie dita e, di norma, senza toccare fisicamente la testa.

Nella maggior parte dei paesi anglosassoni invece il sacerdote tocca la fronte della persona che riceve le Ceneri, e vi lascia una croce. Per poter procedere in questo modo, le ceneri hanno bisogno di essere umide e non completamente asciutte; altrimenti, al massimo, il fedele riceve una macchia indistinta, lasciando cadere la maggior parte delle ceneri sul pavimento invece di rimanere sulla fronte.

Ho tentato – senza successo – di spiegare questa differenza di metodo con la parola impasto ma evidentemente questa ha creato confusione per alcuni lettori.

[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]

***

I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono. 

Nota dell’editore: padre McNamara spera di riprendere al più presto la regolare attività della rubrica

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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