Chi ama si dona

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Anche oggi, per motivi di gelosia, c’è tanta gente che finisce in carcere a causa della sua fede. Ma c’è sempre un angelo che è più forte delle catene e ci libera dal male. Come fa in questa crisi difficile. Apre le porte della paura, vince le tenebre del male. Proprio perché Gesù è venuto per salvare e non per condannare. Cuore del Vangelo! Nessuno va perduto. Ma tutti ci sentiamo amati, nella luce della verità, perché questo piano d’amore si riveli in tutta la sua forza. E sia annunziato con la freschezza degli Apostoli!

Meditazione

La Verità sta all’amore come la luce sta al sole. Per questo operare nella verità significa risplendere, dare dimora alla luce. Dio sceglie un destinatario preciso a cui consegnare tutto il suo amore, a cui rivelarlo e in cui riversarlo. Si tratta dell’umanità. Dio degna il mondo del suo amore. Far risuonare queste parole nel nostro cuore è come pregustare il paradiso, lo stare con Lui, senza più fretta né impedimenti. Credere è la via per giungere alla vita eterna. Ma cosa ci mostra la fede se non questa luce che si accende nel mondo tramite l’amore e la speranza e che la Chiesa alimenta col proprio cuore unito a quello del suo Signore? La luce, oltre che l’arma per vincere le tenebre, è un investimento vero e decisivo per il futuro dell’uomo. Ma Giovanni va oltre. Lascia intendere, infatti, che sia proprio la luce la perfetta identità di chi accoglie l’amore di Dio per mezzo del Figlio. Luce e Verità si identificano. Essa è venuta nel mondo, ma è stata ignorata, schivata. La Luce descritta in questo Vangelo è Gesù, il Dio fattosi Persona, Parola vivente. Non è un’idea, un semplice lume. È Dio stesso che si manifesta in tutto il suo potere di rischiarare la notte dell’uomo. Giovanni in questo brano compie una distinzione netta: chi è capace di luce si salva per mezzo di Gesù e arreca gioia nella vita dei fratelli. Ma chi non la accoglie, rivela, in verità, di privilegiare e favorire l’oscurità, quindi la morte. Non c’è una via di mezzo. Chi opera nel bene palpita in Dio. Chi genera il male, appoggia l’ingiustizia e la discordia. Venire alla luce, per Giovanni significa agire nel vero. Il male disperde gli uomini. Il bene li recupera e li riporta nella vita.

Preghiera

Ti guardo, o Crocifisso mio Signore, e sento che quelle braccia sono lì per accogliermi e per salvarmi. Grazie. Non per condannare. Apri allora le porte dei nostri carceri. Vinci le nostre paure. Perché tutta la nostra vita sia nella luce della tua verità. Amen.

Agire

Vinci la gelosia che rode il tuo cuore, per avere parole di salvezza e non di condanna!

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ZENIT Staff

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