La visita di papa Francesco a Napoli è “un segno di predilezione, di amore, un’attenzione particolare” verso la città partenopea. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, in un’intervista alla Radio Vaticana.
Secondo il porporato, il Santo Padre “conosce bene anche le contraddizioni presenti nella nostra realtà, dove c’è miseria e benessere, arretratezza e sviluppo, dove c’è una grande fede, una fede viva, e però ci sono anche forme di indifferenza”.
Quella di domani, ha ricordato Sepe, sarà una “visita pastorale” che non avviene “per una ricorrenza oppure una circostanza”, durante la quale il Pontefice, incontrerà tutti i rappresentanti della città, con particolare riguardo per “i poveri, i migranti, i rom, i clochard, il mondo del lavoro”.
Parlando della crisi occupazionale che colpisce la città, il cardinale ha ricordato che anche l’episcopato locale si sta mobilitando “per cercare di dare una risposta a questa situazione”. “Ecco, in tutta questa realtà bisogna partire da Cristo, e quindi bisogna dare anche una formazione”, ha detto.
L’arcivescovo ha poi auspicato che la sosta di Francesco a Scampia possa portare una svolta per questa zona disagiata: “Siccome in questo quartiere non ci sono solo cose brutte, ma anche tante potenzialità, io credo che la venuta del Papa costituirà certamente un impulso forte a cambiare e a ridare dignità a questa nostra gente”, ha dichiarato il cardinale.