Una ferma condanna degli attacchi israeliani a Gaza e del lancio di razzi di militanti palestinesi contro Israele è stata espressa dal Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC), attraverso il suo segretario generale, il rev. Olav Fykse Tveit.
“Condanniamo fermamente gli attacchi indiscriminati da parte dell’esercito israeliano contro la popolazione civile di Gaza, così come condanniamo assolutamente l’assurdo e immorale lancio di razzi da parte di militanti di Gaza in aree popolate di Israele”, si legge in una nota diffusa dal WCC.
Tveit ha anche rilevato che “ciò che sta accadendo a Gaza non è una tragedia isolata”.
Il fallimento dei negoziati di pace e la perdita di prospettive di una soluzione a due stati, per porre fine all’occupazione hanno portato a questo “ciclo insopportabile e infernale di violenza e di odio a cui stiamo assistendo oggi”, ha detto Tveit, aggiungendo che “senza una fine dell’occupazione, il ciclo della violenza continuerà”.
La dichiarazione arriva in un momento in cui i media hanno confermato oltre 500 vittime nel conflitto di Gaza durante la scorsa settimana.
Nel suo comunicato, Tveit afferma che i recenti avvenimenti in Israele e Palestina devono essere visti nel contesto dell’occupazione dei territori palestinesi, iniziata nel 1967. Ha poi aggiunto che la richiesta della fine dell’occupazione e del blocco imposto da Israele alla Striscia di Gaza rimane un impegno a lungo termine per il WCC.
“Sia israeliani e palestinesi chiedono il loro benessere, la sicurezza e una pace giusta e vera”, ha detto.
Tveit ha esortato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a chiedere la fine immediata di ogni tipo di violenza da tutte le parti coinvolte nel conflitto.
Il segretario generale del WCC ha invitato le chiese e i leader religiosi a “lavorare insieme per trasformare il proposito di odio e di vendetta che si sta diffondendo sempre di più in molti ambienti della società in quella che vede l’altro come prossimo e la parità di fratello e sorella nell’unico Signore”.
Questa settimana il Comitato Centrale del CEC, l’organo principale del WCC ha anche espresso “profondo dolore e preoccupazione” per le violenze, seguite alle tragiche morti dei giovani in Israele e Palestina. (L.M.)