CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 20 novembre 2008 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il discorso pronunciato, all’inizio dell’incontro del Papa con i partecipanti alla plenaria della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, dal Prefetto del Dicastero, il Cardinale Franc Rodé .
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Padre Santo,
innanzitutto sento il dovere di ringraziare dal profondo del cuore la Santità vostra per aver voluto concedere a noi tutti oggi il privilegio della vostra presenza e della vostra parola che, come sempre, accogliamo come un dono particolare della Provvidenza divina e che senz’altro illumina, guida e rende sicuro il nostro povero cammino quotidiano.
Siamo da martedì scorso riuniti in congregazione plenaria come dicastero a servizio della vita consacrata, riflettendo sul tema della vita monastica e il suo significato nella Chiesa e nel mondo di oggi. Le meditazioni di illustri relatori, e ancor più le testimonianze di coloro che vivono in prima persona questa peculiare forma di vita consacrata, ci hanno offerto un vasto panorama della situazione attuale e, grazie alla costante azione dello Spirito Santo, non mancano motivi di conforto e di speranza confermando in noi tutti la convinzione che anche ai nostri giorni la vita monastica è veramente un dono che si situa al centro del mistero della comunione ecclesiale, accompagnando la missione apostolica di quanti si affaticano nell’annuncio del Vangelo.
C’è, Beatissimo Padre, un altro motivo di particolare gioia che vogliamo condividere con vostra Santità, ed è la ricorrenza centenaria del nostro dicastero, così come voluto dalla riforma del vostro santo predecessore il Papa Pio X, che, con la Costituzione Sapienti Consilio del 1908, lo rese autonomo per porlo esclusivamente a servizio della vita consacrata.
Da cento anni, appunto, questo ufficio cerca di accompagnare, promuovere e sostenere a nome del Romano Pontefice gli ordini, le congregazioni, gli istituti secolari, le società di vita apostolica, gli eremiti, le vergini consacrate, le associazioni di fedeli, e quanti rispondono con generosità alla chiamata del Signore seguendolo nella via dei consigli evangelici. È un impegno arduo e delicato, ma che vogliamo svolgere con dedizione sempre ispirati al bene della Chiesa e all’obbedienza della fede. Il nostro unico intento, Padre Santo, è quello di servire la vita consacrata, perché sia autentica e radicale sequela del Signore, fedele alla Chiesa e agli insegnamenti di colui che la presiede nella carità a nome di Cristo Gesù.
Grazie, Santità, per la stima ed il bene che dimostrate per la vita consacrata, grazie per il dono di questa udienza, e siate certo della nostra costante preghiera, segno di assoluta fedeltà e totale condivisione del vostro magistero di successore di Pietro. La vostra apostolica benedizione accompagni il nostro lavoro quotidiano e ci aiuti tutti ad essere servi buoni e fedeli della Santa Madre Chiesa.