Un weekend con la comunione dei santi

di padre Thomas Rosica, CSB

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 21 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Visto che avevamo la domenica libera – un altro breve weekend sinodale romano –, ne ho approfittato per volare a Milano e trascorrere lì la giornata con la famiglia di Santa Gianna Beretta Molla a Mesero.

Negli ultimi 10 anni sono stato benedetto dal dono della loro amicizia, e li ho accompagnati nell’iter che ha portato alla canonizzazione di questa grande donna, moglie, madre di famiglia, medico e amante della vita, nel maggio 2004 in Vaticano.

La storia di Santa Gianna è eccezionale perché è l’unico caso nella storia della Chiesa in cui il marito e i figli di una santa sono ancora vivi (tre dei quattro stanno bene e hanno la mia età). Domenica mattina ho celebrato la Messa nella stanza di Pietro Molla, che ora ha 96 anni, circondato dai tre figli – Gianna Emmanuela, Pierluigi e Laura – e dalle loro famiglie. Si sono uniti a noi anche molti parenti e amici.

Pietro Molla è un pilastro – un uomo di fede, semplicità e santità straordinarie. Sono certo che la storia di santità non sia terminata con Gianna, che morì nel 1962 a 39 anni. L’anno scorso, infatti, è stata aperta a Bergamo la causa di beatificazione e canonizzazione del fratello di Santa Gianna, fra’ Alberto Beretta, missionario cappuccino in Brasile.

Dopo la Messa ho pranzato con la famiglia Molla, parlando di come la storia della vita di Santa Gianna si stia diffondendo in tutto il mondo. Mi sono tornate alla mente le nobili parole di Cardinali, Vescovi, un prefetto, esperti biblici, del Papa e di un Patriarca che hanno parlato a Roma durante il Sinodo mondiale dei Vescovi sulla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

Nella casa di famiglia di Mesero, sono stato con persone che possiedono una biblioteca che contiene la vita e le parole di Gesù, una comunità di milanesi che hanno preso seriamente le Beatitudini e le hanno vissute ogni giorno. Possiamo parlare della comunione dei santi in termini teologici, ma questa domenica l’ho sperimentata in termini di carne e sangue; queste persone erano e sono per me la realtà della comunione dei santi: il marito di una santa, i figli di una santa, i nipoti di una santa.

Sono come noi. Il loro amore per Dio e per il prossimo, il loro fuoco e il loro dinamismo manderanno via la tristezza e il male del mondo di oggi, non con il rigore, ma con l’amore ardente e la gentilezza quotidiana.

Mentre Benedetto XVI era a Pompei nella Giornata Mondiale delle Missioni e mentre io ero a Mesero permettendo ai Molla di farmi circondare dalla loro fiamma evangelica, il Cardinale José Saraiva Martins, ex prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, era a Lisieux (Francia) per presiedere la cerimonia di beatificazione della coppia formata da Louis Martin e Zélie Guérin, i genitori di Santa Teresa di Lisieux.

Santa Gianna, la sua famiglia, i suoi amici, Louis, Zélie, Santa Teresa e la loro famiglia ci ricordano ciò di cui parla il Sinodo: andare al di là delle parole della Scrittura per incontrare il Dio vivente che ci invita a diventare ciò che leggiamo, nel processo di portare speranza, pace e guarigione al nostro mondo abbattuto e affamato.

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Il sacerdote basiliano padre Thomas Rosica, addetto stampa per la lingua inglese del Sinodo del Vescovi 2008, è un esperto di Scrittura e responsabile esecutivo della Salt and Light Catholic Media Foundation and Television Network in Canada, nonché membro del Consiglio Generale della Congregazione di San Basilio.

[Traduzione dall’inglese di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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