CITTA' DEL VATICANO, mercoledì, 15 ottobre 2008 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha approvato tre proposte alternative all'“Ite, missa est” (“Andate in pace”), il saluto finale della Messa.

I cambiamenti sono stati notificati ai partecipanti al Sinodo dei Vescovi dal Cardinale Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Le alternative sono state approvate da Papa Benedetto XVI in risposta a una richiesta presentata dal Sinodo del 2005 sull'Eucaristia, in cui erano state chieste formule che esprimessero il carattere missionario che deve seguire alla celebrazione eucaristica.

Secondo quanto ha reso noto il Cardinale nigeriano, il Papa ha chiesto che gli venissero presentati dei suggerimenti. La Congregazione vaticana ne ha ricevuti 72, con i quali ne ha redatti nove. Il Pontefice ne ha scelti tre.

Le tre formule alternative compaiono nella terza edizione “typica” (di riferimento) emendata del Messale Romano stampata la settimana scorsa, ha spiegato il porporato.

Queste tre formule sono.

- "Ite ad Evangelium Domini nuntiandum" (“Andate ad annunciare il Vangelo del Signore).

- "Ite in pace, glorificando vita vestra Dominum" (“Andate in pace, glorificando con la vostra vita il Signore”).

- "Ite in pace" (“Andate in pace”). Nel tempo pasquale si aggiunge "alleluia, alleluia".

La formula latina "Ite missa est" non viene eliminata.

Lo stesso Cardinal Arinze ha spiegato che il Compendio Eucaristico, che era stato chiesto dal Sinodo sull'Eucaristia, è quasi terminato.

E' un libro che definisce la dottrina sull'Eucaristia, la benedizione, l'ora santa eucaristica, l'adorazione, le preghiere prima e dopo la Messa...

Il porporato ha detto che la Santa Sede, su indicazione del Papa e su richiesta del Sinodo precedente, sta anche studiando il momento più adeguato per collocare nella celebrazione eucaristica il gesto della pace.

Il Santo Padre ha detto che bisogna scegliere: o prima dell'“Agnus Dei” (“Agnello di Dio) o dopo la preghiera dei fedeli. Ogni Conferenza Episcopale deve rispondere prima della fine del mese di ottobre. La Congregazione concederà tre settimane a chi presenterà proposte in ritardo. Le proposte verranno poi esposte al Pontefice, che in seguito deciderà.

Il Cardinale ha concluso rivelando che la sua Congregazione sta preparando un volume con materiale per omelie tematiche per facilitare la predicazione dei sacerdoti nel mondo.