Il Sinodo presenta 53 proposizioni

Votate ed emendate, verranno presentate come conclusione al Papa

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 21 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Nella XX congregazione generale del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, celebrata questo martedì mattina, sono state presentate 53 proposizioni perché siano analizzate dall’assemblea.

Secondo quanto ha spiegato il Cardinale Marc Ouellet, P.S.S., Arcivescovo di Québec (Canada) e Relatore Generale del Sinodo, in un primo momento sono state consegnate alla segretaria generale del Sinodo 254 proposizioni.

Le proposizioni sono state preparate dai singoli Circoli minori (i gruppi di lavoro per lingua), svolti sabato pomeriggio, domenica e lunedì 18, 19 e 20 ottobre 2008, dal Relatore Generale insieme al Segretario Speciale, monsignor Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, e dai Relatori dei Circoli minori.

L’Elenco Unico, opera di tutta l’assemblea, è distribuito ai Padri sinodali per lo studio privato e la preparazione dei Modi individuali, che ciascun Padre sinodale potrà presentare in seno al proprio Circolo minore per la discussione e l’esame comune.

Le proposizioni sono ora all’analisi dei gruppi di lavoro per lingua, che sono tornati a riunirsi questo martedì pomeriggio e continueranno le loro deliberazioni mercoledì.

Bisogna presentare suggerimenti di variazioni del testo, approvato nella sostanza, che lo ampliano, lo riducono o lo integrano perché possa esprimere meglio il senso voluto dall’assemblea.

Con questi suggerimenti, verrà redatta la lista definitiva delle proposizioni che verranno votate il 25 ottobre, ultimo giorno delle sessioni di lavoro. I Padri sinodali potranno pronunciarsi su ogni proposizione con un “placet”, se il voto è affermativo, o un “non placet”, se è negativo.

Perché una proposizione sia accettata deve avere il sostegno dei due terzi dei voti del Sinodo.

Le proposizioni verranno presentate al Papa, che può decidere se renderle pubbliche o mantenerle riservate. Il Pontefice si baserà su queste per redigere l’esortazione apostolica post-sinodale, il frutto più importante dell’assemblea sinodale.

Le 53 proposizioni presentate questo martedì, informa “L’Osservatore Romano”, mettono in rilievo alcuni elementi significativi di ordine generale.

“Innanzitutto i destinatari: sono tutti i singoli fedeli. Ognuno è invitato ad avere una copia della Bibbia”, spiega il quotidiano vaticano nell’edizione italiana del 22 ottobre.

“Quindi gli interpreti della Bibbia, in particolare gli esegeti. L’esegeta, si afferma, deve tener conto, come teologo, che la Parola ha una dimensione ulteriore che non può essere esaurita con la mera ricerca filologica, storico-critica, ma esige un altro itinerario, un altro metodo, un altro approccio che è nello spirito di Dio, cioè l’approccio teologico in senso stretto”.

“La lettura teologica della Bibbia fonde insieme queste due dimensioni. Sono poi stati esaminati alcuni significativi ‘orizzonti’”, come li ha presentati l’Arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura e presidente della Commissione per il Messaggio del Sinodo, parlandone con i giornalisti.

“Quello della liturgia, luogo privilegiato in cui far risuonare la Bibbia a partire sempre dall’omelia. Non deve esserci un divario tra la forza della Parola e l’abitudine, lo scontato dell’omelia”, continua la sintesi che “L’Osservatore Romano” fa delle proposizioni.

Altro orizzonte considerato è l’ecumenismo. “Effettivamente protestanti e ortodossi si ritrovano con una unità reale, anche se non piena, già attorno alla Bibbia”.

<p>Le proposizioni parlano anche dei cristiani “non evangelizzati”, “cioè i battezzati che hanno perso ormai non solo le loro radici cristiane, ma anche qualche componente che possa arricchire la loro esistenza”.

“È stato proposto poi l’orizzonte dei laici in senso tecnico, cioè coloro che non sono credenti. L’auspicio è che la Bibbia sia anche il grande testo della cultura laica”.

“Infine – conclude il quotidiano vaticano –, è stato affrontato l’orizzonte della comunicazione”.

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ZENIT Staff

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