I Vescovi USA lamentano il rifiuto dell'emendamento pro-vita

Affermano che l’attuale progetto di riforma sanitaria non difende la vita

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WASHINGTON, D.C., venerdì, 11 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha definito la decisione del Senato di rifiutare un emendamento per evitare che i fondi federali vengano destinati a finanziare aborti un “duro colpo” alla riforma sanitaria.

Il Cardinale Francis George, Arcivescovo di Chicago, lo ha detto questo mercoledì dopo che il Senato aveva votato lunedì, con il risultato di 54 a 45, contro l’emendamento Nelson-Hatch-Casey, proposto dai senatori Ben Nelson, Orrin Hatch e Robert Casey.

Una misura simile era stata approvata dalla Camera dei Rappresentanti, spianando la via per l’approvazione in quella sede dell’Affordable Health Care for America Act.

“Il Senato sta ignorando la promessa fatta dal Presidente Obama e la volontà del popolo statunitense, non incorporando gli antichi divieti di destinare fondi federali all’aborto e ai progetti che lo includono”, ha detto il Cardinale George.

“Anche se lamentiamo il rifiuto del Senato di approvare l’emendamento Nelson-Hatch-Casey, continuiamo a confidare nel fatto che le misure di protezione approvate a schiacciante maggioranza dalla Camera verranno inserite nella necessaria legge di riforma”, ha aggiunto. “Il fallimento nell’escludere la promozione dell’aborto trasformerà gli alleati in avversari e costringerà noi e altri a opporci a questo disegno di legge, visto che si discosta sia dai principi che dai precedenti”.

Errore fondamentale

Monsignor William Murphy, presidente del Comitato dei Vescovi sulla Giustizia Nazionale e lo Sviluppo Umano, considera il fallimento del Senato nel mantenere l’aborto fuori dalla riforma sanitaria un “difetto fondamentale della legislazione”.

“La Nazione ha urgente bisogno di una riforma sanitaria che difenda la vita, la dignità, la coscienza e la salute di tutti”, ha segnalato.

Monsignor Murphy ha affermato che i Vescovi continueranno a lavorare con il Congresso e l’amministrazione Obama “per far sì che la riforma si adatti a questi criteri”, e ha sottolineato la necessità di far fronte anche ai “gravi problemi collegati ai diritti della coscienza, alla fattibilità e al trattamento degli immigrati”.

Il Cardinale Daniel DiNardo, Arcivescovo di Galveston-Houston e presidente del Comitato episcopale per le Attività Pro-Vita, ha esortato il Senato a “separare i fatti e la verità della retorica politica sul finanziamento dell’aborto”.

“Anche i nostri oppositori dicono di non sostenere il finanziamento federale per gli aborti volontari e vogliono che vengano applicate le restrizioni attuali”, ha detto. “Il modo di risolvere questo dibattito, spesso ingannevole, è applicare in modo semplice, chiaro ed esplicito le restrizioni Hyde a tutti i fondi federali nella legislazione”.

“Questo è ciò che la Camera ha fatto e ciò che la legge definitiva deve fare”, ha aggiunto il Cardinale. “Il Senato non deve approvare questo disegno di legge nella sua forma attuale”.

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ZENIT Staff

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