JAKARTA, martedì, 22 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Circa mille musulmani, tra cui donne e bambini, hanno assaltato una chiesa cattolica in costruzione nella città indonesiana di Bekasi e hanno provocato gravi danni all'edificio, ha reso noto l'agenzia AsiaNews.

L'attacco è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, quando la folla, proveniente dalle località vicine di Tarumajaya e Babelan (abitate in gran parte da estremisti islamici), ha invaso l'area della chiesa di Sant'Alberto, una cappella che dipende dalla parrocchia di Sant'Arnaldo di Bekasi.

Un testimone ha spiegato che “un gruppo di motociclisti ha fatto irruzione nell’area in cui sorge la chiesa”, alcuni brandendo striscioni e taniche di cherosene.

Anche se non sono chiare le ragioni dell'attacco, la coincidenza con il primo giorno del nuovo anno islamico porta a pensare che tutto sia collegato alle celebrazioni di quel giorno, che i musulmani indonesiani celebrano per tradizione correndo a bordo di automobili e moto.

La chiesa di Sant'Alberto, i cui lavori sono iniziati nel maggio 2008 dopo l'ottenimento di un regolare permesso di costruzione (necessario per costruire luoghi di culto nel Paese), stava quasi per essere completata.

Gli operai avevano ultimato la realizzazione delle mura perimetrali e del tetto, mentre rimanevano da collocare le piastrelle in ceramica per il pavimento.

La cappella, anche se incompleta, doveva accogliere la comunità cattolica locale per la celebrazione della Messa di Natale.

La polizia e le autorità governative hanno invitato il parroco a celebrare la Messa come previsto, nonostante i danni subiti dall'edificio.

I fedeli, tuttavia, temono nuove aggressioni da parte degli estremisti islamici proprio in occasione del Natale.