ROMA, giovedì, 26 luglio 2012 (ZENIT.org).– Si è raccolta davanti alla tomba di San Francesco e ha pranzato con la comunità francescana, ma nella visita di Patti Smith alla Basilica di San Francesco ed al sacro convento, ad Assisi, c’é stato anche spazio per trasformarsi in restauratrice. Di una piccola porzione degli affreschi. “Scusami, Giotto – ha detto Patti – ma l’ho fatto con tanto amore”.
Il momento più intenso della visita è stato comunque il suo omaggio davanti alla tomba del Santo, nella cripta a lui dedicata. La Smith, che è anche pittrice, ha poi compiuto un’attenta visita privata agli affreschi giotteschi, a quelli di Simone Martini ed alla sottostante cappella di San Nicola, attualmente in fase di restauro ma con problemi di finanziamento. Qui il capo dei restauratori, Sergio Fusetti, le ha affidato il pennello e le ha permesso di restaurare di sua mano una piccola (pochi centimetri) porzione di cielo, assicurandole che quel tratto resterà e non sarà cancellato.
La rockstar americana, completo nero e capelli divisi in due trecce, ieri sera si era esibita a Perugia per Rockin’ Umbria. Ad accompagnarla nella visita ad Assisi c’era anche il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, che è un suo fan e l’ha ricevuta a Palazzo dei Priori dove le ha consegnato il baiocco, l’antica moneta simbolo della città.
Alla visita nel complesso di San Francesco è seguito il pranzo nel monumentale refettorio con i frati, una piccola Onu francescana di una settantina di membri di 15 diverse nazionalità. L’itinerario del tour italiano di Patti Smith, del resto, sembrava quasi disegnato per arrivare, alla fine, ad un logico approdo spirituale nell’alveo del francescanesimo, qualunque sia l’approccio francescano della Smith.
Il momento centrale dell’ultimo disco, Banga, che in qualche modo traduce in musica lo stato del percorso esistenziale della Smith, è l’ormai famoso Costantine’s Dream, ispirato all’affresco di Piero della Francesca della basilica di San Francesco ad Arezzo.
Ebbene, la penultima tappa del tour è stata Perugia, dalle cui terrazze si vedono nitidamente Assisi e la basilica di San Francesco, a non più di una quindicina di chilometri in linea d’aria, e l’ultima sarà domani proprio la basilica francescana di Arezzo, in cui Patti Smith terrà un reading.
L’INCONTRO DELLE RELIGIONI AD ASSISI E’ FONDAMENTALE PER LA PACE
”Un impegno comune per la pace è l’unica speranza per salvaguardare l’ambiente e consegnare un mondo migliore alle future generazioni”. Lo ha detto Patti Smith, al sito sanfrancesco.org del Sacro convento di Assisi, commentando l’incontro convocato l’ottobre scorso da Papa Benedetto XVI nella citta’ di San Francesco con i leader religiosi di tutto il mondo.
”E’ stata una iniziativa molto importante – ha sottolineato Patti Smith – la sola speranza che abbiamo è di trovare la pace attraverso il dialogo. Anche se all’inizio potrà essere difficile, con posizioni anche discordanti, è fondamentale che il dialogo venga avviato”.
Nell’intervista l’artista americana ha parlato anche dell’intolleranza e delle persecuzioni alle comunità cristiane che avvengono nel mondo: ”Come essere umano, come cristiana – ha osservato – provo orrore nei confronti delle persecuzioni e di ogni forma di intolleranza religiosa, indipendentemente dalla razza o dalla religione professata. Ogni essere umano è stato un bambino: mi chiedo, è possibile fare del male a un bambino?”.
”Trovo terribile qualunque forma di violenza contro l’umanità, che si tratti di una enorme atrocità o spemplicemente dell’eliminazione di una singola vita. La vita è il bene più prezioso”, ha concluso Patti Smith.
Tutte le foto e l’intervista integrale sono disponibili sul sito www.sanfrancesco.org