"Lasciatevi riconciliare con il Dio vicino"

Lettera del Vicario generale, monsignor Mario Delpini, alla Diocesi di Milano

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Domenica prossima, 17 febbraio, inizierà il tempo di Quaresima. Il Vicario generale della Diocesi di Milano, monsignor Mario Delpini ha scritto una lettera a tutti i fedeli ambrosiani dal titolo “Lasciatevi riconciliare con il Dio vicino”. 

Aprendo la sua lettera Delpini colloca questo suo intervento nell’Anno della fede che è “un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo”. 

La lettera vuole mostrare “una attenzione più esplicita alle celebrazioni diocesane in cui l’Arcivescovo farà risuonare l’invito alla riconciliazione con il Dio vicino” e intende segnalare “alcuni percorsi di riconciliazione che incidono sulla vita delle famiglie e sull’organizzazione pastorale”. 

Introducendoli il Vicario generale ricorda che “le vie della riconciliazione sono molte coinvolgono tutti. Un appello al pentimento e a riparare il male compiuto deve essere rivolto in modo particolare a coloro che hanno commesso ingiustizia sfruttando il lavoro altrui, sperperando il denaro pubblico, cercando un ingiusto vantaggio personale nell’esercizio di un servizio alla comunità”. 

La lettera invita “i fedeli ad accostarsi al sacramento della riconciliazione con sincero pentimento e animo aperto alla grazia” e al tempo stesso raccomanda ai “presbiteri ad essere volentieri disponibili per aiutare i fedeli a conoscere, apprezzare e praticare bene” il sacramento della Confessione.

Vengono così rilanciate ed elencate 87 “chiese penitenziali, che in questo tempo di Quaresima possono essere organizzate con rinnovata attenzione sul vasto territorio della Diocesi”. 

Tre poi le attenzioni specifiche che il testo di monsignor Delpini pone. 

“Desidero rivolgere una parola di speranza e di incoraggiamento in modo particolare a coloro che si sono resi colpevoli di aborto. Le vicende drammatiche e le sofferenze che accompagnano le donne che percorrono la strada che le conduce all’aborto sono di una gravità tragica: il fatto che si copra tutto di silenzio e indifferenza e che si preferisca lasciare sole le donne segnate da questa ferita è motivo di tristezza per tutti. Ma vale anche per loro l’invito lasciatevi riconciliare con Dio”

La seconda “parola di speranza” è per “le coppie che soffrono il dramma della divisione. La separazione non deve essere ritenuta irrimediabile” e anche persone che hanno litigato “possono riconciliarsi. È doveroso chiedere perdono a Dio: la separazione non esclude dai sacramenti”. 

Infine Delpini invita “ogni comunità a una particolare attenzione per esprimere una vicinanza affettuosa” alle persone che si sono risposate dopo il divorzio. “Può essere di aiuto che i pastori invitino questi fedeli e altri che non fossero in condizione di accostarsi alla comunione sacramentale ad accostarsi comunque al presbitero o al diacono, mentre viene distribuita la comunione, per ricevere una benedizione e proporre la pratica della comunione spirituale”.

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ZENIT Staff

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