Immigrazione, i vescovi statunitensi a Obama: "Tutelare famiglie e minori"

La Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti interviene sull’emergenza umanitaria creatasi alle frontiere

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Protezione e assistenza a bambini e famiglie in fuga. È quanto chiede al presidente statunitense Obama e ai presidenti centroamericani mons. Eusebio Elizondo, vescovo ausiliare di Seattle, a nome della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB).

Secondo la nota inviata all’Agenzia Fides dalla USCCB, oggi, 25 luglio, i Presidenti di Guatemala, El Salvador e Honduras hanno in programma l’incontro con il presidente Obama, alla Casa Bianca, per discutere la situazione creatasi alla frontiera, diventata ormai una sfida umanitaria.

“I leader dovrebbero concentrarsi sulla tutela di questi bambini e delle famiglie, in quanto sono i capi delle loro nazioni – ha rilevato mons. Elizondo -. Invece di cooperazione per intercettare e fermare i migranti e rinviarli di nuovo in quelle situazioni pericolose, dovrebbero lavorare insieme per proteggerli da questi pericoli, anche fornendo loro l’asilo nei Paesi vicini e negli Stati Uniti”.

In questi giorni tiene banco, negli Stati Uniti, la proposta di modifica della normativa vigente sul rimpatrio dei minori senza dare loro il beneficio di un’udienza. L’opinione della USCCB è che “le famiglie, in questa situazione, dovrebbero poter avere un esame equo delle loro domande d’asilo”.

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ZENIT Staff

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