Le donne turche danno vita alla "rivoluzione del sorriso"

Il vicepremier Bulent Arinc ha detto che per le donne ridere in pubblico è peccaminoso. In risposta su Twitter centinaia di migliaia di risate di donne turche

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Il quotidiano turco Hurriyet ha riferito che il vice primo ministro, Bulent Arinc lunedì avrebbe dichiarato: “La donna saprà quello che è peccaminoso e quello che non lo è. Non riderà in pubblico. Non sarà seducente nel suo comportamento e proteggerà la sua castità”.

Non l’avesse mai detto. Le donne turche si sono sganasciate dalle risate. Centinaia di migliaia di foto con donne che ridono sono state pubblicate su Twitter. Poche ore dopo le dichiarazioni di Arinc, erano già trecentomila su Twitter le foto di donne che sorridevano da sole o in gruppo.

La rivoluzione del sorriso è in piena crescita. Con gli hashtag #kahkaha (che significa ridere) e #direnkahkaha (che significa resistere e ridere) le foto sono emigrate anche su facebook e in molti altri Paesi. Nel cercare di riparare Bulent Arinc ha rilasciato dichiarazioni ancora più provocatorie.  Ai giornali turchi ha detto: “Ci sono alcuni artisti che mi hanno mandato le loro foto con risate false. Un sorriso vero riscatta una persona, ma questi sono sorrisi artificiali. Sono sorrisi di gente che va in vacanza con l’amante, lasciando il marito a casa”.

In altre parole il vice primo ministro ha accusato alcune di quelle donne che ridono di praticare il tradimento coniugale. Il dieci di agosto in Turchia ci saranno le elezioni. Il Primo ministro Recep Tayyip Erdogan ha sempre vinto, anche se una gaffe come quella di Arinc, rischia di far spostare il voto femminile e rendere profetico lo slogan “una risata vi seppellirà”.

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ZENIT Staff

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