Il Papa, tornato dal viaggio in Corea, si reca a Santa Maria Maggiore

Il volo del Santo Padre è atterrato a Ciampino alle 17.47. La tappa nella Basilica patriarcale per offrire alla Madonna un bouquet di fiori ricevuto da una bimba coreana

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Con due minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, Papa Francesco è atterrato all’aeroporto di Ciampino alle ore 17.47, proveniente dalla capitale sudcoreana Seoul. Il viaggio, con il velivolo della Korean Airlines, è durato circa 12 ore.

Nel percorso di rientro, 8.970 Km, l’aereo ha percorso i cieli di 11 nazioni: Corea del Sud, Cina, Mongolia, Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Austria, Slovenia, Croazia e Italia. Il Santo Padre ha fatto pervenire ai rispettivi Capi di Stato telegrammi di auguri con una benedizione speciale. Il telegramma con la benedizione inviato al presidente della Cina, Xi Jinping – così come accaduto nel viaggio d’andata – non ha ricevuto finora alcuna risposta. Nessun Papa prima di Francesco aveva sorvolato lo spazio aereo cinese.

Quello in Corea corrisponde al terzo pellegrinaggio internazionale di Papa Bergoglio, dopo quello in Brasile in occasione della Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro del luglio 2013 e quello in Terra Santa, nel maggio scorso. A partire dal pellegrinaggio di Paolo VI in Terra Santa, avvenuto nel gennaio 1964, i viaggi internazionali dei Pontefici sono stati 140.

Alle 18.12 si è consumata l’ennesima sorpresa da parte di papa Francesco. Il Pontefice è infatti uscito dall’aeroporto di Ciampino a bordo di un’automobile e non in l’elicottero. Si è quindi diretto a Santa Maria Maggiore per una preghiera e per portare in dono ai piedi della Vergine, Salus populi romani, un bouquet di fiori ricevuto da una bambina coreana prima della sua partenza da Seoul.

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ZENIT Staff

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