Disoccupazione, cassa-integrazione e precarietà costituiscono non solo un problema economico, ma abbracciano il più vasto e delicato ambito della dignità umana. Lo ha scritto papa Francesco nel messaggio ai partecipanti al convegno Nella precarietà la speranza, promosso dalla Conferenza episcopale italiana a Salerno e aperto questo pomeriggio dalla presenza di oltre 350 delegati diocesani.
“Nelle visite compiute in Italia, così come negli incontri con le persone, ho potuto toccare con mano la situazione di tanti giovani disoccupati, in cassa-integrazione, precari – si legge nel messaggio del Pontefice -. Ma questo non è solo un problema economico, è un problema di dignità”.
Il messaggio è stato letto in apertura dei lavori da mons. Giancarlo Bregantini, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro. “Dove non c’è lavoro manca la dignità – ribadisce il Papa – e purtroppo in Italia sono tantissimi i giovani senza lavoro”. Il Santo Padre torna poi a riaffermare il tema della “cultura dello scarto” quando fa riferimento ai “tanti giovani” che vengono “scartati”. Così – spiega – “si scarta il futuro di un popolo”.
L’invito del Pontefice è a “dire ‘no’ a questa ‘cultura dello scarto’. Questa è la ‘precarietà’. Ma poi c’è l’altra parola: speranza”. La domanda che Papa Francesco pone è: “Come fare a non farsi rubare la speranza nelle ‘sabbie mobili’ della precarietà? Con la forza del Vangelo”. Infine, la sua esortazione: “Voi siete giovani che appartenete alla Chiesa” e “con la forza del Vangelo sarete testimoni di speranza nella precarietà”.