"Rialza il povero dall'immondizia": la biografia del cardinale Coppa

Il volume, edito da LEV, sarà presentato lunedì 17 novembre a Roma dal cardinale Baldisseri, dal prof. Romano Penna e da Angelo Scelzo

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Rialza il povero dall’immondizia è il titolo dell’autobiografia del cardinale Giovanni Coppa, pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, che sarà presentata a Roma lunedì 17 novembre alle ore 17.45 presso la Sala Marconi della Radio Vaticana (piazza Pia 3). Insieme all’autore, interverranno: il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, Romano Penna, ordinario emerito di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense, Angelo Scelzo, vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede. I lavori saranno coordinati da don Giuseppe Merola, dell’ufficio redazionale della LEV.

“Quella del cardinale Coppa è una memoria festosa, viva e feconda, simile al ‘memoriale’ biblico, che non è oleografia ma presenza efficace e salvifica” scrive il cardinale Gianfranco Ravasi nella prefazione del volume. Che si articola in sei sezioni, seguendo lo scorrere di una giornata e dando vita a un racconto che “rivela una capacità mnemonica e documentaria formidabile e una deliziosa temperie narrativa che ha talora il sapore di un romanzo storico” aggiunge il cardinale Ravasi. Il tutto “saporosamente condito con le spezie dell’aneddoto”.

Così la narrazione ha inizio con l’alba e le esperienze di un ragazzo nel Piemonte degli anni Venti; poi ilmattino, segnato dall’esperienza della guerra mondiale e al contempo dalla formazione in seminario; quindi il pieno giorno con gli studi all’Università Cattolica di Milano, l’ordinazione sacerdotale nel 1949 e il trasferimento a Roma in qualità di latinista.

Nel 1958 avviene il passaggio in segreteria di Stato e da lì seguirà il lavoro con Giovanni XXIII prima e con Paolo VI poi, passando attraverso l’intensa pagina del Concilio Vaticano II. Il meriggio parte dalla rievocazione dell’ordinazione episcopale, ricevuta da Giovanni Paolo II nel 1980. Dieci anni dopo arriverà la nomina a nunzio apostolico in Cecoslovacchia, incarico che l’arcivescovo Coppa manterrà nella neocostituita Repubblica Ceca fino alla conclusione del suo ministero apostolico e alla partenza da Praga, nel 2001. E infine giunge la sera della giornata di vita dell’autore. Non mancano le sofferenze fisiche, ma nemmeno le sorprese, come la nomina a cardinale nel 2007.

“Per tutti – chiosa l’autore – ero il nunzio apostolico emerito a Praga, com’ero stato descritto fin dall’inizio nell’elenco dei nuovi cardinali: un premio troppo alto per quanto avevo fatto per la Chiesa. Perciò, davanti a tutti gli altri, mi sono sempre sentito un cardinale piccolo piccolo, come se usurpassi un titolo che era ben più grande di quanto meritavo”. “Sono davvero passato attraverso la polvere, l’immondizia, il letame – conclude il cardinale Coppa –, mentre il Signore ha poi incomprensibilmente voluto ‘farmi sedere con i principi, con i principi del suo popolo’. Il perché lo sa solo Lui”.

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ZENIT Staff

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