Sorprende una richiesta fatta con chiarezza e decisione…ma senza l’ombra di pretesa. Il mio pensiero corre all’acqua d’un rigagnolo che, scendendo libero dalla montagna, si fa torrente, maestosamente si afferma, da festoso canterino si fa solenne pieno d’organo…
Se offri il tuo ascolto, quel fragore di acque ti parla e ha da dire molto al tuo silenzio. Offre la sua musica che si sposa alla sonorità intima della tua mente, alla solitudine armoniosa del tuo cuore. Ti trovi immerso in un’estasi che ti fa godere lo stare intimamente in Dio.
Quell’acqua del torrente non ha pretese; non ti obbliga ad ascoltare, né ti rimprovera perché immerso in altri interessi o distratto da altre attenzioni: è sola gratuità nella sua offerta.
Non si offende se la ignori. Ti parla comunque e non s’arrende come chi, per vocazione, non può non narrare ai passanti realtà così grandi che sa ascoltare solo chi ha il cuore limpido e il desiderio di cose più vere.
Arriva qualcuno o qualcosa d’avverso. Ecco la diga, che smorza, frena, ferma la corsa e affievolisce prima, per ridurre al totale silenzio il fragore di quell’acqua che comunque non può non essere se stessa.
Senza pretese quell’acqua, di fronte all’enorme diga, si ferma. Si guarda d’attorno, senza il minimo fremito di ribellione. Fraternizza subito con le acque che continuano ad arrivare. Non può ristagnare. In questa comunione di acque sorelle, il torrente diventa un lago che cresce.
Grazie a chi l’ha fermato, grazie a chi gli ha sbarrato il passo, il “senza pretese” si trasforma in cascata.
Sia che tu corra come un torrente, sia che tu entri in un lago tranquillo… comunione di acque senza pretese, diventerai una cascata di vita.
Perfino chi ti ostacola ti offre occasioni di crescita.
Ciao da p. Andrea
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