Amore coniugale, dono senza riserve

Dal congresso sull’Humanae vitae una sensibilizzazione sui metodi naturali

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di Angela Maria Cosentino

ROMA, venerdì, 10 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Le parole con cui Papa Benedetto XVI si è rivolto ai partecipanti del Congresso Internazionale “Humanae vitae: attualità e profezia dell’enciclica”, che si è svolto il 3 e 4 ottobre scorso all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, a quarant’anni dall’enciclica di Paolo VI, hanno suscitato un vivace dibattito.

Il Papa, in continuità con Paolo VI e Giovanni Paolo II, ha confermato la posizione della Chiesa sul valore dell’amore coniugale come bene da promuovere, quale dono “senza riserve”: “Escludere questa dimensione comunicativa mediante un’azione che miri ad impedire la procreazione – ha detto – significa negare la verità intima dell’amore sponsale”.

Il Papa ha anche ricordato che il ricorso ai metodi naturali permette alla coppia di “amministrare quanto il Creatore ha sapientemente iscritto nella natura umana, senza turbare l’integro significato della donazione sessuale”.

Ovviamente ciò richiede una maturità nell’amore, che non è immediata, ma comporta un dialogo e un ascolto reciproco e un singolare dominio dell’impulso sessuale in un cammino di crescita nella virtù.

Un messaggio che, ha riconosciuto il Papa, “molti fedeli trovano difficoltà a comprendere”; per questo la Chiesa “dovrà saper orientare le coppie a capire con il cuore il meraviglioso disegno che Dio ha iscritto nel corpo umano, aiutandole ad accogliere quanto comporta un autentico cammino di maturazione”.

Un discorso attuale che, a 40 anni dall’Humanae vitae, dovrebbe interpellare tutti gli ambiti, per rimuovere quei pregiudizi che, nonostante le conferme scientifiche, ancora gravano sui metodi naturali.

La loro “efficacia” non risiede solo in una tecnica valida per evitare, distanziare o ricercare la gravidanza, ma in una proposta molto più alta, perché i valori in gioco, riguardano la persona, l’amore, la famiglia, la vita, il Creatore, beni da tutelare da ogni deriva culturale o legislativa che ne comprometta il rispetto.

Il Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, nella sua lectio magistralis al Congresso, ha segnalato, infatti, come l’uso della contraccezione chimica rischi di consegnare l’Humanum ad un potere tecnologico senza limiti.

Di fronte all’emergenza sanitaria (aumento dell’infertilità e delle malattie sessualmente trasmesse) e all’emergenza educativa, appare particolarmente urgente l’invito a orientare gli sforzi sulla questione educativa.

Un appello per affrontare l’emergenza educativa è stato lanciato dal Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, dal Cardinale Carlo Caffarra, dai rappresentanti delle diverse Scuole di Formazione dei più recenti metodi naturali (Metodo dell’Ovulazione Billings, Sintotermico Camen, Sintotermico Roetzer).

Maria Luisa Di Pietro, Presidente dell’associazione “Scienza e Vita”, ha segnalato come oggi, la precoce sessualità dei giovani metta a rischio non solo la salute ma anche la fertilità. Educazione e prevenzione diventano prioritarie. E’ stato accolto, perciò, con interesse, l’annuncio del progetto educativo “Percorso Fertilità”.

 Domenico Delle Foglie, portavoce di Scienza e Vita, ha suscitato calorosi consensi, quando ha affermato che “Paolo VI venne lasciato solo”. Benedetto XVI per fortuna no, e ha richiamato il referendum sulla fecondazione assistita e il Family Day.

Secondo il portavoce di Scienza & Vita, nel suo messaggio il Papa “ha rotto la “congiura del silenzio” sui metodi naturali.” I media hanno “responsabilità gravissime” su questi temi anche perché veicolano una certa cultura laica che trasmette una scorretta idea di autodeterminazione.

“Positivo e da valorizzare è il lavoro dei centri per la regolazione naturale della fertilità, la cui conoscenza, – ha sostenuto delle Foglie -, andrebbe inserita nei percorsi educativi del mondo cattolico, a partire dalle Associazioni”.

La speranza di tutti i convegnisti, è che gli ambiti coinvolti (dal braccio accademico a quello operativo del Servizio di Educazione alla Procreazione Responsabile con i Metodi Naturali) viaggino sempre più in stretta sintonia.

Nella Dichiarazione finale, le Istituzioni organizzatrici del Congresso e gli oltre 500 partecipanti hanno chiesto alle differenti Istituzioni sollecitate dal messaggio dell’Humanae Vitae, di “ricercare un’effettiva collaborazione, per realizzare progetti formativi e di ricerca, rivolti alla promozione della famiglia, della vita e all’attuazione di una autentica procreazione responsabile, attraverso la proposta dei metodi naturali”.

Alla comunità scientifica, è stato chiesto di “prendere atto del comprovato valore scientifico e sociale dei metodi naturali e di contribuire in maniera decisiva al loro sviluppo e alla loro diffusione, in ambito accademico, medico e socio- sanitario”.

Alla comunità ecclesiale, il congresso ha chiesto di “elaborare progetti educativi per inserire concretamente l’insegnamento dei metodi naturali nella pastorale ordinaria”.

Ai consultori di ispirazione cristiana, è stato chiesto di “considerare sempre di più, come parte integrante delle loro equipe, l’insegnante dei metodi naturali, figura necessaria per un aiuto concreto agli adolescenti, ai giovani e alle coppie di sposi”.

Infine alle pubbliche Istituzioni, è stato chiesto di “dare un riconoscimento professionale alla figura dell’insegnante dei metodi naturali, al fine di un suo effettivo inserimento nei servizi educativi e socio-sanitari”.

Nonché “di accogliere, in base al principio di sussidiarietà proprio della dottrina sociale della Chiesa, e richiamato dall’articolo 118 della Costituzione Italiana, i progetti dell’associazionismo familiare rivolti alla tutela della vita, integrandoli nelle proprie strutture”.

Di fronte alle statistiche che denunciano l’aumento di infertilità, difficoltà relazionali, separazioni, aborti e infelicità, le coppie che utilizzano i metodi naturali contribuiscono a testimoniare la praticabilità, l’efficacia e l’attualità di una proposta scientifica per il bene dell’uomo.

[Per ogni informazione sui metodi naturali: www.confederazionemetodinaturali.it]

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ZENIT Staff

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