Evangelizzare con i mezzi di comunicazione è più necessario che mai, afferma il Papa

Realizzando un “ministero profetico” e limitando l’azione di proselitismo delle sette

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 6 febbraio 2006 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ritiene che in questo momento sia più necessario che mai evangelizzare attraverso i mezzi di comunicazione.

“Perché la Parola del Vangelo sia ascoltata in ogni luogo e perché l’insegnamento della Chiesa influisca profondamente sulle coscienze, sulle mentalità e sui costumi, l’uso dei mezzi di comunicazione sociale, in particolare la radio e la televisione, diventa più necessario che mai”, ha affermato questo lunedì.

Hanno ascoltato la proposta i Vescovi della Repubblica Democratica del Congo, che il Papa ha incontrato al termine della loro visita quinquennale “ad limina apostolorum”.

“Grazie a questi mezzi, la Chiesa potrà compiere meglio il suo ministero profetico, in particolare per limitare l’azione delle sette, che utilizzano ampiamente le nuove tecnologie per attirare e confondere i fedeli”, ha spiegato.

Secondo Benedetto XVI, “i mezzi di comunicazione moderni permettono un’attività di educazione, animata dalla passione per la verità, così come un’azione volta a difendere la libertà e il rispetto della dignità della persona e a favorire l’autentica cultura”.

Dopo la guerra che ha sconvolto la Repubblica Democratica del Congo negli anni scorsi, il Papa ha suggerito ai presuli del Paese di lanciare una “campagna di sensibilizzazione” insieme ai responsabili di altre confessioni religiose, “per proporre a tutti i cittadini un’educazione civica” che porti alla “riconciliazione”.

In questo contesto, ha sottolineato che “anche l’evangelizzazione della famiglia costituisce una priorità assoluta”.

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ZENIT Staff

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