CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 9 febbraio 2006 (ZENIT.org).- Quattro giorni dopo l’assassinio di un sacerdote in Turchia, Benedetto XVI ha confermato che a novembre visiterà il Paese, secondo quanto ha reso noto questo giovedì la Sala Stampa della Santa Sede.

Una dichiarazione distribuita da Joaquín Navarro-Valls, portavoce vaticano, ha confermato che “il Presidente della Turchia Ahmet Necdet Sezer ha invitato Sua Santità Benedetto XVI a compiere una visita ufficiale in quella Nazione nei giorni 28-30 novembre 2006”.

“Il Santo Padre ha accettato l’invito”, ha aggiunto.

La notizia è stata confermata anche da Ankara dal capo di gabinetto del Presidente Sezer, Sermet Atajanli, al giornale turco “Hurriyet”, sciogliendo le riserve del Presidente riguardo la data, mettendo in connessione questo gesto con l’uccisione di don Santoro.

L’invito del Presidente turco è stato presentato al Papa nel settembre scorso.

L’idea della visita è nata dall’iniziativa del Patriarca ecumenico di Constantinopoli, Bartolomeo I, che aveva invitato il Vescovo di Roma a visitare la sua sede per continuare ad avanzare nel dialogo ecumenico che cerca di superare lo scisma del 1054.

La stragrande maggioranza dei 69 milioni e mezzo di abitanti della Turchia è musulmana. I cattolici sono circa 35.000.

Benedetto XVI ha dato ordine di pubblicare questo giovedì sull’edizione italiana de “L’Osservatore Romano” la lettera che don Andrea Santoro gli aveva scritto poco prima di essere assassinato, in cui presentava l’invito di tre donne georgiane al Santo Padre perché visitasse la parrocchia di Trabzon, sul Mar Nero, in cui ci sono “8/9 cattolici”.