PORTO ALEGRE, venerdì, 17 febbraio 2006 (ZENIT.org).- Per il segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, “crescere nell’unità significa crescere nella grazia di Cristo, che è la diffusione dell’amore di Dio nel cuore degli uomini e delle donne di questo mondo”.
Monsignor Brian Farrell, L.C., ha rilasciato queste dichiarazioni nel contesto della IX Assemblea del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC, dalle iniziali in inglese), in svolgimento a Porto Alegre (Brasile) fino al 23 febbraio prossimo.
Il Vescovo rappresenta il Vaticano insieme al Cardinale Walter Kasper, prefetto del Consiglio per l’Unità dei Cristiani, nell’evento che il WCC convoca ogni sette anni. L’incontro di Porto Alegre ha come tema “Dio, nella tua Grazia, trasforma il mondo”.
Secondo monsignor Farrell, “la coincidenza fondamentale” tra la riunione di Chiese cristiane e l’enciclica “Dio è amore” di Benedetto XVI “è sostanziale, perché se siamo qui nell’assemblea è perché lavoriamo per crescere nell’unità tra tutti i cristiani”.
“Crescere nell’unità significa crescere nella grazia di Cristo, che è la diffusione dell’amore di Dio nel cuore degli uomini e delle donne di questo mondo”, ha affermato.
“L’enciclica parla di questo, Dio è amore, ed Egli comunica questa carità, questo amore a tutti. E’ la stessa cosa. Quando si parla del Vangelo, quando si parla di Cristo, si rivela sempre la cosa fondamentale, che è la grazia di Dio, l’amore di Dio, che è diffuso nei cuori dallo Spirito Santo”, ha affermato.
Il Cardinal Kasper ha ricordato dal canto suo il buon rapporto tra la Chiesa cattolica e il WCC.
“Non siamo membri, ma siamo buoni partner del Consiglio Mondiale delle Chiese”, ha riferito.
Secondo il porporato, la Chiesa cattolica ha “una struttura centralizzata e universale, mentre le Chiese del consiglio sono nazionali o regionali, il che non si combina. Nonostante questo, riusciamo a portare avanti un’ottima collaborazione”.
“La Chiesa cattolica è ufficialmente impegnata nel movimento ecumenico dal Concilio Vaticano II. E Benedetto XVI afferma che questa decisione è irrevocabile”, ha spiegato.
Secondo il porporato, è necessario portare avanti i dialoghi, soprattutto quelli bilaterali, con le altre confessioni cristiane.
Kasper ha anche affermato che “il riconoscimento reciproco del battesimo è fondamentale”, così come stabilire “un giorno comune per la Pasqua”. “Se riuscissimo ad arrivare ad un accordo su questi due punti sarebbe un grande passo per il futuro”, ha confessato.
Riferendosi brevemente alla questione dell’islamismo, ha affermato: “Non vogliamo uno scontro di civiltà, ma un dialogo tra civiltà”.
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Feb 17, 2006 00:00