E’ quanto ha sostenuto Papa Francesco, oggi in piazza San Pietro, prima della preghiera dell’Angelus.
Prendendo spunto dal racconto del Vangelo (Mt 14,22-33) in cui si racconta di Gesù che dopo aver placato una tempesta sul lago, sostiene e salva Pietro, camminando sulle acque senza affondare, il Papa ha spiegato che la “la risposta fiduciosa e pronta alla chiamata del Signore fa compiere sempre cose straordinarie”.
“Pietro – ha precisato il Pontefice – comincia ad affondare nel momento in cui distoglie lo sguardo da Gesù e si lascia travolgere dalle avversità che lo circondano.”
“Ma il Signore – ha aggiunto – è sempre lì, e quando Pietro lo invoca, Gesù lo salva dal pericolo”.
Secondo il Papa nel personaggio di Pietro, con i suoi slanci e le sue debolezze, viene descritta la nostra fede: “sempre fragile e povera, inquieta e tuttavia vittoriosa, la fede del cristiano cammina incontro al Signore risorto, in mezzo alle tempeste e ai pericoli del mondo.”
La barca con i discepoli, rappresenta il mondo, con le genti accomunati dall’esperienza della debolezza, del dubbio, della paura, della “poca fede.”
Tutto cambia quando sulla barca sale Gesù, il clima cambia: tutti si sentono uniti nella fede in Lui.
“Tutti piccoli e impauriti – ha rilevato il Papa -, diventano grandi nel momento in cui si buttano in ginocchio e riconoscono nel loro maestro il Figlio di Dio.”
Per Papa Francesco “Questa è una immagine efficace della Chiesa” cioè “una barca che deve affrontare le tempeste e talvolta sembra sul punto di essere travolta.”
“Quello che la salva – ha continuato – non sono le qualità e il coraggio dei suoi uomini, ma la fede, che permette di camminare anche nel buio, in mezzo alle difficoltà”.
Perchè la fede “ci dà la sicurezza della presenza di Gesù sempre accanto, della sua mano che ci afferra per sottrarci ai pericoli.”
Il Vescovo di Roma ha ribadito che “tutti noi siamo su questa barca, e qui ci sentiamo al sicuro nonostante i nostri limiti e le nostre debolezze.”
“Siamo al sicuro – ha concluso – soprattutto quando sappiamo metterci in ginocchio e adorare Gesù, l’unico Signore della nostra vita. A questo ci richiama sempre la nostra Madre, la Madonna. A lei ci rivolgiamo fiduciosi.”