Incredibile, ma vero. Sono salito nella mia stanza per prendere la chiave dell’auto. Avevo tale fretta da non concedermi il tempo di accendere la luce. Muovendomi a mezza luce non ho trovato la chiave nel cassetto, spostandomi ho sbattuto la testa sullo spigolo sporgente, uscendo ho rovesciato il comodino con la sedia…
“Come mai quel bernoccolo?!” – mi domanda qualcuno – “Mi ricorda –rispondo – che prima di muovermi al buio è necessario accendere la luce”.
Anche in convento può accadere che, presi dai tanti progetti, dalle tante cose da fare, ci si dimentichi la cosa principale: Cominciare la giornata con l’accendere un luminoso clima d’amore. Muoversi senza la luce in comunità è creare guai a sè e agli altri.
Quando in famiglia brilla la luce della carità cristiana, ciascuno è sereno e sa come muoversi e che cosa fare.
Con il cuore in penombra, o addirittura nella notte, in casa o in chiesa si agisca o si preghi, siamo spesso risvegliati da liti, scontri, dissapori, ferite e bernoccoli…a ricordarci che prima di muoverci, urge il fulgore del sole.
Ciao da p. Andrea
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