"Dentro ogni avvenimento c'è il mistero della presenza di Dio"

Lettera di mons. Lorenzo Leuzzi agli studenti universitari di Roma per il mese di maggio 2013

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Cari giovani universitari,

abbiamo condiviso i primi passi del nostro Vescovo e Papa, Francesco nella città di Roma. In particolare gli amici di Roma TRE lo hanno accolto nella Basilica di S. Paolo fuori del Mura con grande entusiasmo.

C’ero anch’io quel giorno in Basilica e ho potuto ancora una volta, sollecitato dalle parole del Papa, riflettere sulla figura dell’“umile e grande” apostolo Paolo. Da sempre, fin dai primi anni di impegno in Parrocchia, le Lettere di Paolo sono state per me di straordinaria attualità. A chi, come me, non ha paura di “questionare il Dio di Gesù Cristo”, l’esperienza dell’apostolo ha sempre suscitato stupore quando mi ponevo la domanda: perché Paolo non ha continuato ad essere zelante fedele del popolo ebraico?

Lui era davvero un pio israelita e non ha mai tradito il suo popolo; anzi non ha mai cessato di amarlo, portandolo sempre nel cuore, in ogni momento della sua vita. E poi come dimenticare l’Esodo, l’Alleanza, la Legge; ma allora perché? Perché Paolo ha capito che nella resurrezione di Gesù di Nazaret il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe non ha sbagliato strategia, l’ha solo potenziata perché ha voluto restare fedele a se stesso: se Dio è amore, il pio israelita non può restare nella solitudine della morte, ha bisogno di uscire dalla solitudine e di sperimentare nella storia la vita eterna. Paolo ha compreso tutto ciò quando Gesù gli ha ricordato che lui Lo stava perseguitando. Ma come è possibile, se non Lo aveva mai incontrato?

Ecco, cari amici, l’annuncio sconvolgente:

Paolo perseguitando la comunità cristiana, perseguitava anzitutto il Cristo!

Perseguitare una comunità religiosa è sempre un atto ignobile e indegno per ogni uomo. Ma in quella domanda di Gesù – “Perché mi perseguiti?” – Paolo ha scoperto la novità dell’azione del Dio dei suoi padri. E la novità è questa: il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe ha liberato l’uomo dal potere della morte e gli ha donato la vita nuova. Alla prima creazione, Dio ha dato un seguito con la seconda, quella “impensabile” per la mente umana perché frutto dell’amore incondizionato di Dio. Il Crocifisso-Risorto è presente permanentemente nella storia per mezzo del suo Corpo, che è la Chiesa, comunità dei battezzati.

Quante volte papa Francesco ci ha ricordato che Dio non perde mai la pazienza di amarci, di perdonarci, di sostenerci. Il motivo è questo: i battezzati non sono seguaci di un fondatore, ma uomini e donne amate realmente e storicamente da Dio. I seguaci sono amici del fondatore, ma mai in intima comunione di vita con lui come avviene invece per i battezzati. Il Risorto è nel battezzato e insieme camminano nella storia.

Questo è l’amore incondizionato di Dio che Paolo aveva scoperto. Mentre l’adesione ad una fede religiosa è sempre condizionata dalle scelte del discepolo, nella resurrezione di Cristo, Dio ha deciso di precedere la risposta dell’uomo: Lui lo ama, lo cerca, come il pastore cerca le sue pecore e le conosce una per una. Ama te, cerca te, conosce te, non in astratto ma in concreto, nella tua esistenza reale e storica!

Cari amici,

noi torniamo a comportarci come Paolo che perseguitava Gesù tutte le volte che condizioniamo l’amore verso Dio e verso gli altri: “ti amo se”. Quante volte ho ascoltato alcuni vostri amici che si lamentavano di Dio perché non li aveva ascoltati nei loro desideri; o volevano a tutti i costi verificare l’amore dell’altro. Mai rischiare!

La nuova creazione ha abolito il “rischio zero”, il più grande dogma della cultura contemporanea. Un matrimonio a rischio zero, un figlio a rischio zero, un contraccettivo a rischio zero, un’impresa a rischio zero…, tutto deve essere garantito. Come è avvenuto nel novecento e, purtroppo, continua ad avvenire anche oggi: evitare di investire su me stesso, essere programmato con un codice segreto.

Quando Paolo iniziò a riflettere sulla domanda di Gesù: “perché mi perseguiti?”, aveva capito che la storia era cambiata. Dietro ad ogni evento umano si nasconde il mistero dell’amore che non può essere più calcolabile, programmato, quantificato. Dentro ogni avvenimento c’è il mistero della presenza di Dio, del Risorto che vive nella storia e la illumina e la sostiene con la forza della Sua Parola.

Cari amici,

quante volte ho guardato con stupore e rammarico l’accanirsi di uomini e donne verso il Signore Risorto, talvolta anche in buona fede. Posso dirvi che ciò avviene perché il nostro cuore e la nostra mente fanno fatica a capire che Dio ha cambiato strategia: il dio della nostra mente non sempre corrisponde alla verità, è frutto della nostra fantasia.

Papa Francesco nella Basilica di S. Paolo ci ha ricordato che l’apostolo Paolo adorava Gesù con tutto il cuore, perché finalmente aveva scoperto che il Suo amore ormai era diventato come lui desiderava: incondizionato!

Noi non desideriamo di essere amati in modo incondizionato? Pertanto adoriamo il Risorto e impareremo a liberare il nostro cuore dalla legge dell’amore condizionato che logora la nostra esistenza e la ingabbia nei limiti della nostra ragione.

Con Cristo risorto puoi volare alto, respirando l’aria della verità che ti rende davvero libero per amare anche tu in modo incondizionato, come ti ama Lui! Non perseguitare più il Risorto, ma cercaLo come Paolo nella comunità cristiana senza paura e senza pregiudizio. La tua vita brillerà della stessa bellezza di Dio!

Ancora una volta, Buona Pasqua!

+ Lorenzo Leuzzi
Vescovo Ausiliare di Roma

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ZENIT Staff

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