"Gli esami della vita non finiscono mai"

Lettera di monsignor Lorenzo Leuzzi agli studenti universitari di Roma per il mese di giugno 2013

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Cari studenti universitari,

è l’ultima lettera prima delle vacanze. Per tutti voi giugno è il mese degli esami, da vivere con serenità, anche perché gli esami nella vita non finiscono mai.

Non ho ancora deciso se continuerò a inviarVi una lettera mensilmente nel prossimo anno accademico. Certamente non vi dimenticherò accompagnandovi con la preghiera nei vostri impegni universitari.

Nel mese di giugno si celebra la festa del Sacro Cuore di Gesù. Ricordo con grande gioia l’invito del mio Parroco a partecipare alla S. Messa nei primi venerdì del mese, da ottobre a giugno. Era una proposta soprattutto per i giovani studenti e universitari. Era una bella iniziativa che vorrei proporvi per il prossimo anno.

Nella mia vita ho sempre accolto con attenzione le proposte semplici di preghiera, guardando con prudenza e, talvolta, distacco ciò che per il desiderio di essere innovativo faceva perdere la gioia vera dell’incontro con Gesù. La devozione al Sacro Cuore di Gesù è tra queste: semplice, ma profonda, direi sapiente!

E la sapienza è questa: conoscere e sperimentare che Dio ha un cuore!

Che Dio sia amore, bontà, misericordia, benevolenza non è di difficile comprensione. Affermare che in Dio non c’è il male significa che è possibile attribuirgli tutte le qualità positive, elevate a livello massimo di pienezza, che l’uomo desidera.

Ma che Dio abbia un cuore, questo è impensabile. Perché il cuore non è solo l’organo dell’amore, ma è l’organo del tempo. Molti pensano di amare lasciandosi guidare dal cuore. Ma se il cuore è senza tempo può condurre a comportamenti lontani dall’amore, se per amore intendiamo il vero bene dell’altro. Infatti il cuore non solo ama, ma rispetta.

Il problema non è avere un cuore che ama, ma un cuore che rispetta i tempi dell’amore.

Se pensiamo alla storia dell’Antico Testamento ci accorgiamo che la vera regia di tutto non è l’amore, ma il cuore. Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe avrebbe potuto chiudere la partita del suo amore per il suo popolo rapidamente: invece ha rispettato i tempi del suo popolo. La lettera agli Ebrei ci dice: “Quando venne la pienezza dei tempi”, cioè quando l’amore aveva rispettato i tempi. Se Dio ha rispettato i tempi del suo popolo vuol dire che ha rinunciato al suo potere. E Gesù di Nazaret ce lo ha rivelato. In Lui si è manifestato il cuore di Dio!

Rispettare i tempi dell’amore è la via stretta delle nostre relazioni, da quelle di coppia a quella familiari, da quelle del collegio a quelle del tempo libero. Ma anche della mia relazione con Dio.

Tutte le volte che diciamo ti amo con tutto il cuore, dobbiamo sapere che abbiamo scelto di amare rispettando i tempi.

Un esempio tra tutti!

Quando studiavo morale alla Pontificia Università Gregoriana, all’inizio degli anni ‘80, i teologi moralisti erano presi dalla grande preoccupazione dell’efficacia dei metodi contraccettivi. Problema certamente reale, ma non decisivo. Molti di loro non comprendevano che la separazione tra desiderio sessuale e fecondità, a differenza di ciò che avviene nel regno animale, non era un incidente della natura per creare problema agli uomini, una specie di vendetta degli dei.

La vera questione era ed è che l’uomo ha un cuore e proprio per questo può amare rispettando i tempi dell’amore. Anche la natura si è fermata di fronte al cuore dell’uomo e della donna! Un grande mistero se pensiamo alla nostra vita che si sviluppa nell’illusione di amare senza rispettare i tempi dell’altro creando delusione, amarezza e tristezza in noi stessi e nei fratelli.

Tutti abbiamo bisogno di purificare il nostro cuore, di liberarlo dall’illusione che agendo nell’autenticità, nella libertà, nello slancio affettivo abbiamo raggiunto l’amore. L’amore si raggiunge quando i battiti del mio cuore sono ritmati dai tempi del vero bene dell’altro!

Cari amici,

voi vi preparate ad essere responsabili nella vita della Chiesa e della società. Da voi dipenderà se sarà possibile costruire la civiltà dell’amore, dove l’uomo viene rispettato e amato nella sua verità. Ma perché ciò avvenga dovete avere un cuore come quello di Gesù, imparando i suoi stessi sentimenti che sono ritmati dai tempi dell’amore.

Aveva ragione il mio Parroco ad insistere perché noi giovani ci fermassimo per riflettere sul Cuore di Gesù: davvero una ricchezza di umanità e di sapienza per tutti!

Nel tempo del riposo, cerca di verificare il tuo cuore, se è davvero capace di amare rispettando i tempi dei fratelli, come Dio rispetta i tuoi, trovando tempo per la riflessione e per la preghiera. In particolare nei giorni della Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro con papa Francesco unisciti ai tanti giovani del mondo e trova amici per condividere questa esperienza nella tua comunità.

In attesa di riprendere il nostro cammino a settembre, Ti auguro di poter dire ogni giorno: Signore, Ti amo con tutto il cuore!

In bocca al lupo per gli esami!

Con grande amicizia.

Vostro

+ Lorenzo Leuzzi

Vescovo Ausiliare di Roma

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Lorenzo Leuzzi

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