Lettura

Gesù parla del Consolatore, che manderà sulla terra; dello Spirito di Verità che gli renderà testimonianza e da cui i discepoli riceveranno la forza di rendergli testimonianza. Questa è nel mondo la vita dei discepoli di Cristo. Sono uniti in una comunità di amore fra loro, con Lui e – tramite Lui – con il Padre. Saranno odiati dal mondo, ma renderanno testimonianza con la loro forza invitta.

Meditazione

La vita dei discepoli di Cristo nel mondo sarà una lotta dura e senza tregua. Secondo una statistica seria e attendibile ci sono stati più martiri nel secolo XX che nei primi secoli del Cristianesimo. E anche nei primi anni del secolo XXI la situazione non è cambiata. È sotto gli occhi di tutti la situazione dei cristiani nel mondo islamico, in Africa e anche nell’Occidente, dove spesso sono discriminati e fatti oggetto di mortali attentati. Cristo, con cruda chiarezza, lo ha detto: «Vi cacceranno dalle sinagoghe; anzi viene lora in cui chiunque vi ucciderà, crederà di dare culto a Dio». Ma in questa lotta i cristiani saranno assistiti dalla potenza dello Spirito Santo in tre modi. Lo Spirito convince il mondo, dimostra cioè al mondo che l’incredulità porta al materialismo, all’individualismo, all’esaltazione dell’“io”, all’odio e alla guerra. Lo Spirito Santo mostra pure che c’è una giustizia, cominciando anche in questo caso da Cristo. Egli, infatti, è stato condannato ed ucciso ingiustamente, ma poi il Padre gli ha reso giustizia con la risurrezione e la glorificazione. Perciò i discepoli sanno che alla fine la giustizia trionferà. Infine, Egli mostra che c’è un giudizio perché la singola persona nell’intimo dell’anima sua sta sempre di fronte al tribunale della propria coscienza e quindi davanti a Dio. Perciò i discepoli di Gesù procedono tranquillamente in mezzo all’odio, alla malvagità, al peccato, al male trionfante. La fede impedisce loro di lasciarsi impressionare e dominare dall’ambiente in cui vivono. Il contegno del cristiano è quindi rettilineo, fermo e sicuro. Pensiamo ai tanti cristiani che durante le persecuzioni si avvicinavano al patibolo cantando e lodando Dio.

Preghiera

«O Santo Spirito Paraclito, perfeziona in noi l’opera iniziata da Gesù: rendi forte e continua la preghiera che facciamo in nome del mondo intero: accelera per ciascuno di noi i tempi di una profonda vita interiore, mortifica in noi la naturale presunzione e sollevaci nelle regioni della santa umiltà, del vero Amore di Dio, del generoso coraggio» (beato Giovanni XXIII).

Agire

Creiamoci oggi uno spazio di silenzio per ascoltare ciò che ci suggerisce lo Spirito Santo che è amore, accoglienza, apertura all’amore di Gesù e ai nostri fratelli, con cui condividiamo le gioie, le speranze e le tribolazioni della vita.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it