Lettura

Dopo aver compiuto la sua opera di salvezza Gesù ritorna al Padre per prepararci – come Egli stesso si esprime – un posto in Paradiso. Gesù ha cercato di preparare gli Apostoli all’avvenimento della sua morte in croce e per tre volte ha detto loro: «Ora andiamo a Gerusalemme dove il Figlio delluomo sarà messo a morte». Pensiamo alla tristezza degli apostoli al pensiero di dover continuare la loro vita senza Gesù, che immediatamente aggiunge: «Se io non vado al Padre non potrò mandarvi il Paraclito, il Consolatore». Lo Spirito Santo, nel tempo della Chiesa, dall’Ascensione alla fine dei tempi, dovrà operare la santificazione dei battezzati e di tutta la comunità cristiana. 

Meditazione

L’invio dello Spirito Santo, dunque, è la conseguenza dell’esaltazione del Risorto; per cui ciò che una volta è successo sulla croce, che cioè Cristo è morto per i nostri peccati, lo Spirito lo realizzerà in ogni battezzato. Lo Spirito, allora, è quasi l’ambito, l’elemento in cui si compie l’unione fra Cristo e i battezzati, ma anche dei battezzati fra di loro. Caratteristici, nel Vangelo di Giovanni, sono gli appellativi “Paraclito” e “Spirito di Verità”. La parola “Paraclito” indica originariamente chi “è chiamato vicino”, l’“avvocato” ma talvolta anche l’“assistente”, o il “soccorritore”. Il Paraclito è lo “Spirito di Verità” che guida, cioè, alla pienezza della Verità i credenti. “Verità” nel vocabolario giovanneo significa non un catalogo di insegnamenti bensì la realtà di Dio che si è manifestata nel Verbo Incarnato come vita e luce degli uomini. Lo Spirito Santo, perciò, ha il compito di rendere testimonianza all’amore di Dio incarnatosi in Cristo. Egli dà al credente, inserito in un contesto comunitario, la verità, la retta conoscenza di Gesù che si traduce in vita vissuta dalla quale traspare la realtà del Battesimo. Ma non basta. Gesù ci dice anche che il nostro amore verso Dio deve trovare la sua verifica e la sua manifestazione nell’amore verso i fratelli perché siamo stati battezzati tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. 

Preghiera

«Vieni, Santo Spirito; vieni, Dio d’amore; riempi il mio cuore purtroppo vuoto di ogni bene. Accendimi affinché ti ami; illuminami affinché ti conosca; attirami affinché io trovi in Te le mie delizie; possiedimi affinché goda di Te. Concedimi di amarti con tutta l’anima, di impegnare tutte le mie forze nel tuo amore e servizio, di vivere secondo il tuo volere, e, preparata da Te, di entrare senza macchia al banchetto celeste» (santa Geltrude). 

Agire

Oggi mi impegno a riflettere sul compito dello Spirito Santo che, tra la prima venuta di Cristo (Incarnazione) e la seconda (Parusia), ha il compito di santificare noi e le nostre comunità cristiane perché possano essere segno e strumento di salvezza. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it