A Sanaa, bomba dell'Isis su una moschea Houthi

28 morti e decine di feriti nell’attacco al luogo di culto della minoranza sciita, rivendicato dal gruppo jihadista. È il quinto attacco a una moschea della capitale yemenita

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È di 28 morti e decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, il bilancio del doppio attacco suicida avvenuto ieri in una moschea sciita a Sanaa, capitale dello Yemen. L’attentato – come l’agenzia ufficiale Saba, vicina ai ribelli Houthi – è stato rivendicato dalle milizie dello Stato islamico con un messaggio lanciato su Twitter da un account riconducibile al gruppo jihadista.

Il primo ordigno, fatto esplodere da un kamikaze, ha colpito la moschea di Al Moayyad, situata in un sobborgo controllato dagli Houthi a nord di Sanaa; la seconda bomba, piazzata invece a bordo di un’auto, è esplosa mentre i civili erano impegnati nel prestare soccorso alle vittime della prima deflagrazione. 

Come ricorda AsiaNews, quello di ieri è il quinto attacco in una moschea della capitale yemenita negli ultimi due mesi; obiettivo degli attentati luoghi di culto affiliati ai ribelli sciiti, impegnati da mesi in una guerra sanguinosa con le forze governative. Nei giorni scorsi, inoltre, due operatori della Croce rossa internazionale sono stati assassinati mentre erano a bordo di un convoglio diretto nella capitale. 

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ZENIT Staff

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