Il viaggio di papa Francesco negli Stati Uniti è terminato. Con la visita pastorale si conclude anche l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie di Philadelphia che è stato il principale motivo della trasferta del Pontefice.

Giunto in aeroporto alle 19, il Santo Padre è stato accolto dal vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Di seguito ha incontrato i membri del Comitato Organizzatore dell’Incontro Mondiale, i volontari e i benefattori ed ha assistito ad un momento di canti e testimonianze.

“I miei giorni tra voi sono stati brevi – ha dichiarato il Papa -. Ma sono stati giorni di grande grazia per me e – lo spero – anche per voi. Sappiate che, mentre mi preparo a partire, lo faccio con il cuore pieno di gratitudine e di speranza”.

Dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’Incontro mondiale delle Famiglie - ed in particolare l’arcivescovo di Philadelphia, monsignor Charles Chaput e l’intera arcidiocesi, le autorità civili, i volontari e i benefattori - Francesco ha rivolto un particolare omaggio alle famiglie che hanno condiviso le loro testimonianze durante l’Incontro.

“Non è così facile parlare pubblicamente del proprio percorso di vita! Ma la loro sincerità e umiltà di fronte a Dio e a noi ha mostrato la bellezza della vita familiare in tutta la sua ricchezza e varietà”, ha dichiarato.

L’auspicio del Pontefice è che “queste giornate di preghiera e riflessione sull’importanza della famiglia per una società sana incoraggeranno le famiglie a continuare ad impegnarsi per la santità e a vedere la Chiesa come una compagna fedele, qualsiasi prova dovranno affrontare”.

Bergoglio ha poi colto l’occasione per ringraziare quanti si sono adoperati per la sua permanenza nelle diocesi di Washington e New York, ricordando innanzitutto quanto sia stata “particolarmente commovente” la canonizzazione di San Junipero Serra, il quale “rammenta a tutti noi la chiamata ad essere discepoli missionari”.

L’altra menzione ha riguardato la visita a Ground Zero, “luogo che parla in modo così forte del mistero del male; ma noi sappiamo con certezza che il male non ha mai l’ultima parola e che, nel piano misericordioso di Dio, l’amore e la pace trionferanno su tutto”, ha sottolineato.

Al vicepresidente Biden, il Papa ha chiesto di rinnovare l’espressione della sua gratitudine al Presidente Obama e ai Membri del Congresso, assicurando le proprie “preghiere per il popolo americano”.

L’America è stata “benedetta con enormi doni ed opportunità”, ha aggiunto, pregando perché i suoi abitanti siano “buoni e generosi custodi delle risorse umane e materiali” loro affidate.

Durante la visita pastorale appena conclusa, il Santo Padre ha potuto constatare “la fede del popolo di Dio in questo Paese, come si è manifestata nei momenti di preghiera insieme e si è mostrata in tante opere di carità”.

L’attenzione e l’accoglienza del popolo americano è stata apprezzata da Francesco come “segno del vostro amore per Gesù e della vostra fedeltà a Lui”, non meno dell’“attenzione per i poveri, per i malati, i senzatetto e i migranti” o della “difesa della vita in ogni sua fase”, come pure della “preoccupazione per la vita familiare”.

Ai volontari e ai benefattori dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, il Pontefice ha chiesto che non si esaurisca il loro “entusiasmo per Gesù, per la sua Chiesa, per le nostre famiglie e la più grande famiglia della società” e che i giorni trascorsi assieme possano “portare frutto che rimanga, e la generosità e l’attenzione per gli altri possano continuare”.

Affidando il popolo americano alle “materne cure di Maria Immacolata, Patrona degli Stati Uniti”, papa Francesco si è congedato proclamando: “Dio benedica l’America!”.